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Caserta – “Piena fiducia nella Polizia Penitenziaria” è stata ribadita dal Ministro di Grazia e Giustizia Alfonso Bonafede in una lettera inviata al Deputato casertano del Movimento Cinque Stelle Antonio Del Monaco; la missiva è relativa ai fatti avvenuti l’11 giugno scorso al carcere di Santa Maria Capua Vetere (Caserta), quando i carabinieri notificarono atti giudiziari ai poliziotti della penitenziaria all’esterno del carcere, davanti ai familiari dei detenuti, scatenando la rabbia degli agenti, che si sentirono delegittimati; peraltro gli atti da notificare erano decreti di perquisizione, assimilabili ad avvisi di garanzia, riguardanti un’indagine della Procura di Santa Maria Capua Vetere per presunti pestaggi commessi proprio dagli agenti contro i detenuti il 6 aprile scorso, durante il lockdown; fatti per i quali la Procura ha indagato, contestando anche il reato di tortura, oltre 50 agenti in servizio in massima parte proprio nel penitenziario casertano. La notifica “show” degli atti provocò la dura protesta degli agenti penitenziari, che salirono anche sui tetti del carcere, quasi imitando le proteste dei detenuti; dovettero intervenire i vertici del Dap campano e nazionale, e il procuratore aggiunto di Santa Maria Capua Vetere Alessandro Milita, per far rientrare la protesta. Del Monaco scrisse subito a Bonafede, che nella risposta premette che, come Guardasigilli, non può interferire nell’indagine della magistratura, ma ricorda come “le modalità con le quali sono state compiute le notifiche abbiano ingenerato alcune tensioni”, e che sulla vicenda “sono in corso accertamenti da parte della Procura generale di Napoli”