- Pubblicità -
Tempo di lettura: 5 minuti

Caserta – Sul fronte sindacati, la tensione tra i lavoratori alla Reggia e il direttore  Mauro Felicori continua ad alzare il tiro. Perché se fino ad oggi tutte le Rsu e sigle sindacali, ad esclusione della Cisl, avevano comunicato direttamente con il direttore Felicori, inviando i carteggi per conoscenza ai referenti sindacali territoriali, oggi tra gli intestatari dell’ultimo documento prodotto dai lavoratori figurano gli uffici romani del Mibact.

Una richiesta, un sollecito d’intervento prima che sia affidata ad un giudice l’ultima parola su eventuali comportamenti antisindacali imputati a Felicori. Nodo della faccenda, il computo delle ore lavorative e monetizzazioni di esse in busta paga.

Conti che non tornano, secondo i lavoratori Reggia, nonostante i tre funzionari amministrativi (due agli affari generali e del personale e uno alle relazioni sindacali) ed un ufficio del contenzioso-legale, indicati da Felicori.

Problemi determinati in primis dal mancato utilizzo alla Reggia della piattaforma informatica nazionale “Europa Web” istituita ben 4 anni fa dalla Pubblica Amministrazione proprio per organizzare e “blindare”  i dati relativi alla vita lavorativa di tutti i dipendenti nazionali, a garanzia di trasparenza e regolarità.

Sollecito di utilizzo del sito che nel 2016, a soli 4 mesi dal suo insediamento alla Reggia, Felicori si vide recapitare sulla sua scrivania da parte dei dipendenti Reggia e che solo oggi sembrerebbe in avvio.

Eppure le dicotomie, secondo i sindacati, continuano, soprattutto lì dove nel passaggio di consegne tra un turno e l’altro, non vengono conteggiati e quindi pagati i minuti che giorno dopo giorno si sommano a chi è tenuto per legge a non abbandonare la propria postazione di lavoro prima che arrivi il collega del turno successivo, anche se in ritardo. Minuti che, seppure decurtati al ritardatario, non si sommano in busta paga a chi attende.

Avevamo avvisato il Direttore Felicori – scrivono i rappresentanti alla Reggia di Rsu e CGIL, UIL, FLP, Confintesa e UNSA – che l’attuale organizzazione avrebbe prodotto effetti devastanti sulla conduzione amministrativa ed avevamo anche sottolineato, al Direttore Felicori, che la “rottura” delle relazioni sindacali avrebbe prodotto un confronto diretto ( con continue vertenze legali) tra i problemi dei lavoratori e la Dirigenza, anzi le Dirigenze, visto che ormai ogni funzionario (ma non solo) “interpreta” le norme, secondo il vento del mattino ( e non è un eufemismo).

Ultima una contrattazione (come tale è stata spacciata), convocata informalmente con una mera e-mail inviata in data 08 marzo 2018 dal Funzionario alle relazioni sindacali mancante dei dovuti crismi di legge , espletata in data 16/03/2018,  senza la necessaria rappresentatività ( erano presenti solo quattro RSU su dieci e la sola O.S. Cisl) e senza, quindi, nessuna, e lo sottolineiamo, validità.

Le scriventi R.S.U. e OO.SS. nelle ultime ore sono state allertate da tutti i lavoratori della  Reggia (Museo ed Uffici), che, ritirati presso l’Ufficio Affari Generali e del Personale i fogli del computo del servizio svolto nel mese di Aprile c.a., hanno riscontrato decurtazioni o mancate attribuzioni, nel conto delle ore lavorate.

Inspiegabilmente, infatti, a molti di loro sono stati azzerati per ogni singolo giorno, eventuali minuti lavorati in eccedenza rispettivamente le 5,50 ore e le 7,12 ore, tempo minimo per turno di lavoro.

Ovviamente questa operazione ci insospettisce principalmente perché rivela sia la facilità e possibilità di “manomissione” del programma di gestione delle presenze, ma ci indigna ancor più in quanto è in netto contrasto, anzi illegale, in riferimento all’Ordine di Servizio n.18 del 17/06/2014, mai revocato, con l’articolo 13 comma 11 del C.C.I.M. del 21/10/2009, e con il più recente articolo 27 del CCNL del 13/02/2018 Funzioni Centrali per il triennio 2016/2018 norme di Contratto da queste Rappresentanze Sindacali ritenute “legali”.

Confligge, inoltre, anche con l’accordo, “illegale” “spacciato per contrattazione” del 16/03/2018 ed applicato in maniera fantasiosa con O.d.S. n. 7 del 18/04/2018 prot. MIBACT-RE-CE REP. Ordine di Servizio 18/04/2018 n° 7 , rispetto al limite delle 10 ore assegnate come limite di accumulo per ogni lavoratore.

Queste OO.SS. ed R.S.U., Diffidano, quindi, questa amministrazione a provvedere immediatamente alla riattribuzione delle effettive presenze orarie giornaliere per ogni lavoratore dipendente e alla ristampa e ridistribuzione dei fogli trasparenza debitamente vidimati dall’Amministrazione da parte dell’Ufficio Affari Generali e del Personale.

È nostra ferma volontà rivendicare la trasparenza in tutti i processi che vedono coinvolti tutti i soggetti operanti in questo Istituto, senza alcuna concessione a comportamenti che, come nel caso di specie, possono rimandare a opacità rischiose o illegittime.

Il tutto con, in atto, la sospensione delle relazioni sindacali e indizione dello stato di agitazione dei lavoratori della Reggia di Caserta, secondo quanto previsto dalla legge 146/90 e successive modifiche con legge 83/2000, comunicata alDr. Felicori, con nota sindacale unitaria del 09/02/2018 (di cui ad ogni buon fine si allega copia).

Alle Segreterie Provinciali e Nazionali delle OO.SS. che leggono per conoscenza si chiede di portare all’attenzione del Superiore Ministero, per le proprie competenze, le problematiche succitate”.