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Caserta – “È stata una scelta politica quella di non ammettere Caserta al prossimo campionato di serie A1 e di far salire Cremona. Una decisione presa a tavolino mesi fa da Lega e Federazione perché Caserta, anche per sua colpa, non ha la forza e il tessuto imprenditoriale di una città  del Nord“. Si difende attaccando i poteri forti e la politica cittadina – sindaco Marino in primis –  che avrebbero deciso le sorti della Juvecaserta,  il presidente del club Lello Iavazzi, che oggi ha convocato i giornalisti per una conferenza stampa in cui ha spiegato le ragioni della pronuncia del Collegio di Garanzia del Coni; l’organo sportivo qualche giorno fa ha deciso di non ammettere la Juvecaserta alla serie A1, confermando così la decisione del Consiglio della Fip (Federazione Italiana Pallacanestro) che aveva negato l’iscrizione al prossimo campionato per il mancato rispetto dei parametri di bilancio. Era stata la Comtec, la Commissione Tecnica della Federazione, a presentare ad aprile dei rilievi alla Juvecaserta, chiedendo il rientro nei parametri entro il 10 luglio.

Abbiamo fatto tutto ciò che ci è stato richiesto dalla Comtec” spiega Iavazzi. “Anche altre sei squadre di Lega A – prosegue – avevano avuto osservazioni simili eppure tutte sono state ammesse. Sono stati usati due pesi di due misure. Mi si accusa di non aver voluto ricapitalizzare, ma non ci era stato chiesto, e tra l’altro nessun delle sei squadre lo ha fatto“. Sul fronte “interno” Iavazzi accusa apertamente di l’amministrazione cittadina. “Quando a maggio del 2016 – ricorda il patron del club di basket – manifestai l’intenzione di lasciare se nessun imprenditore mi avesse affiancato, mi convinsi ad andare avanti un altro anno solo perché qualche settimana dopo il neo-sindaco mi promise che se fossi andato avanti un altro anno la maggioranza delle quote societarie, pari al 71%, le avrebbe acquisite un Consorzio di imprese da lui sponsorizzate“. Il Consorzio Laboratorio per Caserta, di cui faceva parte anche l’imprenditore Dario Boldoni, ex genero di Corrado Ferlaino, non ha però concretizzato l’interesse più volte espresso proprio attraverso il sindaco Marino. Iavazzi si chiede poi “perché Bologna ce l’ha con noi?“, riferendosi all’imprenditore Galimberti e alla società finanziaria Fortune, entrambi bolognesi, che negli ultimi anni si sono avvicinati a Caserta manifestando l’interesse di rilevare la società salvo poi dare improvvisamente marcia indietro. Peraltro sul tentativo di acquisizione della Fortune la Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere ha aperto un fascicolo per truffa che vede la Juvecaserta come parte lesa. Dunque Iavazzi, che ha preannunciato ricorso al Tar, anche se sarà una vittoria di Pirro visto che la pronuncia arriverà comunque a stagione già partita, ritiene di non avere colpe. “L’unica colpa che ho – conclude – è stata quella di essermi fidatevi questa città. Credevo che altri imprenditori mi avrebbero dato una mano, ho chiesto più volte aiuto ma in quattro anni il Basket a Caserta è stato solo ed esclusivamente Iavazzi“.