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Caserta – Si è registrata un’ampia convergenza sull’utilizzo del Recovery Fund tra la Ministra dell’Agricoltura Teresa Bellanova e i consorzi di bonifica ed irrigazione; le parti si sono incontrate ieri a Piedimonte Matese (Caserta), nella sede del Consorzio di bonifica del Sannio Alifano, alla presenza del presidente Alfonso Santagata, del direttore generale dell’Associazione Nazionale dei Consorzi per la Gestione e la Tutela del Territorio e delle Acque Irrigue (ANBI) Massimo Gargano, e del commissario del Consorzio generale per la bonifica del bacino inferiore del Volturno, Carlo Maisto. I Consorzi hanno rimarcato la necessità di finanziare progetti esecutivi per oltre 4 miliardi di euro, che realisticamente possono essere impegnati entro la fine del 2023, mentre la Bellanova ha insistito sulla necessità  “di investire in un piano invasi che renda al contempo i territori più resilienti alla siccità ed agli eventi meteo estremi”, cogliendo l’occasione anche per ricordare come sia altrettanto necessario “portare nel Mezzogiorno i Consorzi di bonifica tutti ad un livello adeguato”. 

“Una risposta intelligente dal mondo dei Consorzi può venire anche sul versante di un sempre più frequente riutilizzo a fini irrigui delle acque reflue depurate – ha poi sottolineato Gargano. Santagata, nel presentare i numeri del Consorzio – che comprende un comprensorio di circa 195.000 ettari nelle province di Caserta, Benevento e Avellino ed impianti irrigui che servono circa 18.000 ettari  – ha ricordato come sia “a portata di mano l’opportunità di ampliare e migliorare l’irrigazione con la costruzione della rete di adduzione a servizio della diga di Campolattaro sul fiume Tammaro”. 

Santagata ha inoltre sottolineato l’esigenza di avere a disposizioni maggiori fondi non solo sul fronte degli investimenti, ma anche su quello della manutenzione straordinaria, sul quale con l’articolo 63 del decreto Semplificazioni si è fatto un primo importante passo avanti: “Adesso che la strada è stata tracciata – ha sottolineato – si tratta solo di ampliarla e di percorrerla a tutta velocità grazie alle ingenti risorse che ben presto verranno messe a disposizione dell’Italia da parte dell’Unione Europea“.