In barba a proteste e “trasparenze” il biodigestore a Ponteselice si farà

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Caserta – Inascoltate le proteste dei cittadini, i no categorici degli amministratori locali dei comuni limitrofi, le richieste di chiarimenti e accesso di alcuni consiglieri comunali, il Comune di Caserta ha pubblicato ieri in Albo Pretorio il bando per la progettazione definitiva/esecutiva dell’impianto di compostaggio con recupero di biometano da realizzare nell’area ASI località Ponteselice viale Enrico Mattei a Caserta.

Un bando che avrebbe dovuto far seguito ad una determina di approvazione che di fatto, ancora ad oggi,  non esiste in Albo Pretorio.

Ad entrare nel dettaglio della faccenda è il consigliere comunale Francesco Apperti di Speranza per Caserta, gruppo consiliare di minoranza che già l’8 febbraio scorso aveva richiesto l’accesso agli atti.

Il 20 febbraio – ha spiegato Francesco Apperti – il dirigente ci aveva  risposto che la determina a contrarre n. 112 era stata annullata il 20 febbraio per alcune precisazioni richieste dall’Asmel. In effetti risulta la determina di revoca n.203 datata 20 febbraio, così come esiste una ulteriore determina di approvazione, datata 21 febbraio, che annullava e sostituiva la n.112. Peccato, però, che entrambe le determine, ad oggi, non compaiono in Albo Pretorio. Un fatto quanto mai inquietante se si considera che i tempi di impugnazioni delle determine relative a lavori pubblici sono di 30 giorni a patire dall’ultimo dei 15 giorni di pubblicazione previsti dalla legge. Senza tralasciare il fatto che, ad oggi, il bando di accesso ai fondi Europei fa riferimento ad una determina annullata, la n.112, resta il fatto che la mancata pubblicazione delle determine successive implica una totale illegittimità degli atti. Anche da questo si evince la spasmodica e cieca corsa dell’Amministrazione Marino a rispettare i tempi previsti dal finanziamenti, che impone l’avvio lavori entro il 2019. Una corsa “a carrarmato” come qualcuno ha detto, che passa sopra la volontà di cittadini, amministratori, e regole di legge”.

Intanto procedono a grandi passi le manovre casertane per il bando da 1 milione 115mila euro per progettare l’impianto per lo smaltimento della frazione organica da 40mila tonnellate di rifiuti l’anno che verrà finanziato con fondi regionali per un importo totale di 26 milioni di euro e per i quali è stata già stanziata un’anticipazione da circa 2 milioni proprio per la progettazione dell’impianto pubblicato ieri.

Ma l’azione, messa in campo dall’Amministrazione Marino in pieno marasma post elettorale, non è sfuggita a quanti da mesi contestano sopratutto la collocazione individuata, estremamente vicina ai centri abitati  di Recale, Casagiove, Capodrise e San Nicola la Strada, e a poche centinaia di metri dalla Reggia di Caserta.

“A breve – annuncia Apperti – ci confronteremo con tutti gli amministratori limitrofi a Caserta per valutare insieme azioni congiunte anche di tipo legale”.

E il countdown burocratico del bando procede, annunciando che le domande dovranno essere presentate a mezzo telematico entro l’11 aprile ed il criterio per la valutazione sarà quella dell’offerta economicamente più vantaggiosa.

 

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