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Caserta – “Urge un sopralluogo per verificare la regolarità dei lavori, perché il taglio del bosco avviene in un’area delicata sul piano ambientale, culturale e soprattutto idrogeologico”. E’ questa la sostanza della missiva inviata ieri dalle sezioni di Caserta delle associazioni Club Alpino Italiano e Lega Italiana Protezione Uccelli a numerosi enti, alla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere ed ai Carabinieri, segnalando il taglio boschivo in atto nel bosco di San Vito in località Collina Santo Iorio, nella frazione Sant’ Angelo in Formis del comune di Capua.

La lettera, a firma di presidenti casertani Cai Vincenzo Sollitto e Lipu Matteo Palmisani, esprime la massima preoccupazione per l’entità dell’esbosco definito come una  “Forte attività di taglio boschivo con annessa apertura di numerose piste e la modifica radicale della conformazione di parte dei sentieri preesistenti.” Un’attività che arriva dopo un’estate di incendi. Sollitto e Palmisani inoltre sottolineano: “Dalle informazioni in nostro possesso i lavori di esbosco si stanno svolgendo in piena area Sito di Interesse Comunitario  IT8010016 Monte Tifata,  sottoposta a relativi vincoli, oltre che in un’area a rischio idrogeologico che a vario  grado imperversa su tutta la zona di taglio”. Il taglio, condotto con l’ausilio di mezzi meccanici inoltre avviene “Nonostante l’ordinanza emessa dal Comune di Capua ordini il divieto di alterare e/o modificare lo stato dei luoghi sentieri e mulattiere – scrivono i presidenti delle associazioni, sottolineando come “L’azione delle macchine movimento terra ha invece alterato e modificato radicalmente lo stato  dei luoghi”.

Inoltre si paventa il mancato rispetto di altre norme di tutela del territorio e vincoli paesaggistici che interessano l’intera area. Tra i possibili danni provocati dall’azione di una ruspa, le associazioni ipotizzano anche il danneggiamento di un antico acquedotto del 1500, che captava le acque delle antiche sorgenti del Bosco di San Vito.