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Santa Maria Capua Vetere – Dopo aver incassato la solidarietà del sindacato dei carabinieri, gli agenti della polizia penitenziaria in servizio al carcere di Santa Maria Capua Vetere ricevono anche quella dei direttori delle strutture carcerarie, riuniti nel Si.Di.Pe (Sindacato dei Direttori Penitenziari).

Il carcere casertano è finito al centro della cronaca per la rivolta dei detenuti di sabato 13 giugno, che ha portato al ferimento di otto agenti della penitenziaria, e per i fatti di giovedì 11 giugno, quando ci furono tensioni tra carabinieri e poliziotti penitenziari in seguito alla notifica da parte dei militari degli avvisi di garanzia per presunte torture di detenuti commesse in carcere dagli agenti; operazione ritenuta “eccessivamente spettacolare”. In una nota a firma del segretario nazionale Rosario Tortorella, il sindacato dei direttori, dopo aver manifestato apprezzamento per “il tempestivo intervento sul posto dei vertici del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria”, auspica “che la richiesta di chiarimenti formulata dal Procuratore Generale di Napoli al Procuratore della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere e ai vertici regionali dell’Arma dei Carabinieri possa contribuire a meglio chiarire i contorni della vicenda, non essendo ammissibile che possa essere scalfita l’immagine e la dignità dell’intero Corpo di polizia penitenziaria e, con esso, di tutti gli operatori penitenziari e della stessa Amministrazione; un’Amministrazione che vanta, in tutte le sue componenti, valorosi esempi di eroismo e numerose  vittime del dovere”.

“D’altra parte – prosegue la nota – nel confermare piena fiducia nella magistratura ed assoluta sintonia con le Forze dell’Ordine, nel comune obiettivo di contrastare il crimine e di tutelare i cittadini, non possiamo non manifestare contrarietà rispetto ad eventuali modalità di esecuzione dei provvedimenti giudiziari che devono in ogni caso evitare forme di spettacolarizzazione e di strumentalizzazione mediatica che, magari inconsapevolmente, possono nuocere gravemente alla sicurezza degli istituti penitenziari”. “Al Corpo di polizia penitenziaria che, operando accanto ai Direttori delle carceri ed al restante personale penitenziario, svolge quotidianamente i propri compiti istituzionali con altissimo senso del dovere, con grande professionalità e non comune spirito di sacrificio, i Dirigenti penitenziari esprimono, senza se e senza ma, la propria vicinanza e la propria stima” conclude la nota.