- Pubblicità -
Tempo di lettura: 2 minuti

L’imperatore Adriano per accaparrarsi in pochissimo tempo la simpatia e l’appoggio del popolo effettuò nel 118 il primo condono (fiscale) della storia. Per quanto riguarda i condoni edilizi, invece, in Italia, in soli 20 anni ci sono stati tre condoni che, piuttosto che arrestare l’abusivismo edilizio, lo hanno incrementato del 15% ogni anno, portando nell’erario dello stato oltre 15 miliardi.

Quando non è lo stato a promulgare nuove leggi in materia ci pensano le regioni.  Infatti a Casal di Principe è passata in Consiglio Regionale la legge che dà la possibilità ai comuni di acquisire le case per poi affittarle o rivenderle ai proprietari se in possesso di requisiti, i quali saranno contenuti nelle linee guida che la Giunta Regionale emanerà a settembre. Tra questi è fondamentale che si tratti di prima casa, realizzata per necessità da persone che non hanno mezzi o altri alloggi.

A Casal di Principe ci sono circa duemila case edificate al di fuori del piano regolatore e degli strumenti urbanistici vigenti, di queste 600 sono state dichiarate di illegittima realizzazione e per più di 100 è sopraggiunto l’ordine esecutivo di abbattimento.  Il comune, tuttavia, non ha mai avviato questi provvedimenti sia per questione economiche, visti i costi di demolizione, sia perché il 70-80% di questi edificati abusivi rappresentano case costruite per necessità.

Il sì del Consiglio Regionale, in definitiva, dà il via all’ennesima possibilità di poter sanare le illegittimità. Inevitabile il rimando alle parole del consigliere De Vita dal film “Le mani sulla città” di Francesco Rosi: “Questi sono i vostri sistemi. E contro questi sistemi io combatto. Non contro i palazzi! A me basta che i palazzi siano costruiti dove e come vuole la legge, non dove e cove volete voi”.