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Caserta – Oggi a Casal di Principe alle ore 18.30 presso “Casa Don Diana” in via Urano 18 sarà ricordato il carabiniere Salvatore Nuvoletta, ucciso dalla camorra il 2 luglio del 1982. Diventato carabiniere alla giovane età di 17 anni, Il suo omicidio venne ordinato, per vendetta, dal clan dei Casalesi, in seguito a un conflitto a fuoco con alcuni criminali legati alla camorra nel corso del quale restò ucciso il pregiudicato Mario Schiavone, anche se quel giorno, Nuvoletta, appena ventenne, era assente per il turno di riposo. Il giorno del suo omicidio era seduto davanti l’esercizio commerciale di un suo parente, con un bambino in braccio. Quando si avvicinarono i killer, intuì che qualcosa stava per accadere e lanciò il bambino distante da lui salvandogli la vita, ma il giovane carabiniere fu colpito da una pioggia di colpi mortali. Sognava una famiglia e una carriera nell’Arma e proprio come tutti noi aveva delle speranze e delle prospettive spezzate dalla logica senza scrupoli della camorra. A 35 anni dalla sua uccisione farne memoria è un obbligo morale e un dovere per tutti. Soprattutto per i più giovani, il suo ricordo, deve rappresentare la parte buona del mondo, quella sempre in prima linea per difendere i sani valori della società.  Interverranno rappresentanze dell’Arma dei carabinieri, della polizia di stato, della guardia di finanza, i familiari di Salvatore Nuvoletta, il coordinamento dei familiari delle vittime innocenti della criminalità organizzata.

L’iniziativa è promossa dal Comitato don Peppe Diana, dal coordinamento provinciale di Libera Caserta e dal Comune di Casal di Principe, nell’ambito della decima edizione del ‘Festival dell’Impegno Civile’, unica rassegna nazionale che ha come location beni confiscati alla camorra e beni comuni restituiti alla collettività. Il tema di quest’anno è ‘Risaliamo sui tetti e annunciamo parole di Vita’ dalle parole di don Giuseppe Diana, sacerdote ucciso dalla camorra il 19 marzo del 1994 a Casal di Principe.