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Casal di Principe (Ce) – Sono partiti a Casal di Principe (Caserta) i lavori di realizzazione del Commissariato della Polizia di Stato, che sorgerà in una villa dove fino al 2016 c’era la sezione della Squadra Mobile di Caserta; l’immobile è stato confiscato all’esponente dei Casalesi Dante Apicella.

Il Commissariato della Polizia di Stato a Casal di Principe ha un alto valore simbolico, perché lo realizziamo in un bene confiscato. In tal modo compensiamo anche i piccoli ritardi dovuti alla chiusura della sezione della Squadra Mobile, che qui a Casale ha operato benissimo nella cattura dei latitanti dei Casalesi. A ciò si aggiunge anche la circostanza che Caserta diventerà presto una questura di primo livello, come i capoluoghi di regione. Il Ministero ha mantenuto l’impegno“. Così il questore di Caserta, Antonio Borrelli, intervenuto a Casal di Principe per la cerimonia di consegna al Provveditorato delle Opere pubbliche delle chiavi del cantiere che si occuperà di ristrutturare l’immobile dove c’era la sezione della Mobile; questa fu aperta nel 2008 in piena “stagione del terrore“, quando l’ala stragista dei Casalesi guidata da Giuseppe Setola era operativa e uccideva immigrati e parenti dei collaboratori di giustizia, e fu chiusa da Borrelli a fine 2016, ad emergenza ormai conclusa, perché mancava l’agibilità all’immobile; ci furono polemiche ma fu una scelta obbligata.

Allora sia il ministro dell’Interno Marco Minniti che il capo della Polizia di Stato Franco Gabrielli, si impegnarono a realizzare il Commissariato nel più breve tempo possibile. A tre anni dalla chiusura, parte quindi il cantiere il cui termine è previsto per il 16 agosto prossimo. “Entro fine anno – prosegue Borrelli il Commissariato sarà operativo, con una volante h24, un ufficio denunce, gli uffici di polizia dell’immigrazione e amministrativa e una squadra di polizia giudiziaria. A pieno regime, il Commissariato, che assorbirà il posto fisso di Casapesenna, avrà almeno 47 uomini. Tutto ciò sarà possibile anche grazie ai decreti che saranno firmati entro breve che modificano l’organizzazione delle questure sul territorio nazionale. A Caserta sarà riconosciuto un ruolo di primo livello, secondo solo alle questure di Napoli, Roma e Milano, qualificate nella fascia ‘A super’“.

L’immobile, una grande villa realizzata su quattro livelli, era stato confiscato all’esponente del clan dei Casalesi Dante Apicella. “Se l’avessimo edificato da capo avremmo forse impiegato meno tempo – ha aggiunto Borrellima era più giusto realizzarlo in un bene sottratto alla camorra“. Per il Provveditore per le Opere Pubbliche Giuseppe D’Addato, intervenuto alla cerimonia, “il Commissariato della Polizia di Stato a Casal di Principe è un’opera importante e molto sentita dal Ministero dell’Interno e dal territorio. Per realizzarla nel minor tempo possibile, abbiamo accelerato tutto, facendo una procedura più ristretta, senza pubblicazione del bando, e invitando 25 imprese“.

Abbiamo avuto qualche ritardo – prosegue D’Addato dovuto anche alla circostanza che dopo un primo stanziamento di 600mila euro da parte del Viminale con fondi del Pon Legalità, il progettista ci ha detto che per completare opera servivano altri 250mila euro; il Ministero ha quindi concesso fondi propri. L’appalto è stato aggiudicato con un ribasso del 30%, per cui si dovrebbe andare a finire sempre sui 600mila euro“. D’Addato afferma che presto a Caserta sarà concluso il secondo lotto della caserma del Comando Provinciale della Guardia di Finanza, in piazza Sant’Anna, in quello che era una volta l’ospedale civile.

Sorride anche il sindaco di Casal di Principe Renato Natale, che tanto si è speso perché fosse realizzato il Commissariato proprio laddove c’era la sezione della Mobile.  “Davanti a questo edificio – ricorda Natalestappammo lo spumante subito dopo la cattura di Antonio Iovine (dicembre 2010, ndr); gli investigatori della sezione lavorarono anche per la cattura di Michele Zagaria (dicembre 2011). Quando fu chiuso l’ufficio investigativo ci restammo molto male, ma l’immobile presentava troppi problemi; il Ministero ha finalmente mantenuto la parola“.

La struttura sorge su quattro livelli. “L’immobile non aveva l’agibilità – spiega Vincenzo Sposito, funzionario del Provveditorato Interregionale per le Opere Pubbliche – non aveva inoltre collaudo né statico né degli impianti; abbiamo dovuto effettuare verifiche alle strutture, alle fondazioni, ai terreni, fare le prove carico e la verifica sismica, per questo abbiamo impegnato tre anni, ovvero il tempo minimo per rispettare le cadenze normative. Con i lavori saranno ripristinati i pavimenti, la scalinata, e sarà installata un ascensore. Al pian terreno ci saranno garage e archivi, al primo piano camere sicurezza, al secondo e terzo piano gli uffici“.

Sposito annuncia inoltre che la caserma dei Carabinieri a San Cipriano d’Aversa, su un bene confiscato ad Antonio Bardellino, non sarà per ora realizzata. “L’immobile presentava troppi problemi strutturali, per cui andava demolito ed edificato; ma con i 300mila euro che avevamo non potevamo fare nulla, per cui abbiamo riconsegnato la struttura alla Regione perché rimpingui le risorse a disposizione“.