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Caserta – Un pomeriggio di studi sulle potenzialità concrete della canapa sativa. L’incontro, dal titolo “Canapa, innovazione, lavoro e salute”, è promosso da “Canapa sativa Caserta”, presieduta da Umberto Riccio. L’associazione, dal 2016, lavora allo sviluppo di una filiera corta della canapa che comprende la coltivazione, la trasformazione e la commercializzazione del prodotto. L’evento si terrà il 25 gennaio, alle 17, all’Enoteca provinciale della Camera di commercio di Caserta, in via Cesare Battisti, 48. Il programma prevede i saluti di Franco De Michele, vicesindaco della città, e la presentazione del progetto “Canapa sativa Caserta” a cura presidente Riccio. Seguiranno gli interventi di Michele Zannini, portavoce Fts Casertano, di Cira Napoletano della Camera di commercio e dei rappresentanti della Rete della Canapa sativa Caserta. Coordineranno i lavori “Le Piazze del sapere”. Dopo il convegno è prevista la degustazione di prodotti a base di canapa sativa, come il babà, la caprese, le delizie al limone, alla presenza, tra l’altro, dello chef Giuseppe Di Chello di “Villa Turrita”. L’incontro, inserito nel ciclo “Letture di gusto: libri, cibi e territorio”, è nato dalla collaborazione con Aislo, Asips Camera di Commercio, Caserta Turismo, Centro Ascco, Slow food Campania, Acli Caserta, Auser Caserta, Finetica Onlus e Coop Eva.

«Come associazione – rivela Riccio –, agiamo nella convinzione che il rispetto e la tutela dell’ambiente, l’utilizzo consapevole delle risorse naturali sostenibili e una giusta riconquista del grande potenziale dell’agricoltura siano temi di grande attualità. E la canapa si presenta come l’alleato perfetto, in quanto coltura sostenibile, con un forte potenziale ambientale e con un’immensa versatilità di impiego». “Canapa sativa Caserta” ha iniziato la coltivazione della pianta nel 2016, coinvolgendo una serie di aziende agricole che hanno voluto aderire al progetto. Per il 2018 saranno circa 50 ettari coltivati tra le regioni di Campania, Lazio e Toscana. «Le varietà coltivate – aggiunge Riccio – sono precoci e monoiche, adatte alla produzione di seme. I campi sperimentali di Caserta e Benevento ci ha permesso di osservare la pianta crescere in diverse zone, riuscendo, così, a toccare con mano quelle che possono essere le problematiche della coltivazione e le soluzioni più adeguate». Accanto alla coltivazione, l’associazione e la cooperativa agricola “Canapa 4.0” operano per produrre olio e farina di semi di canapa grazie a un impianto di spremitura a freddo. «Tutti i nostri partner – conclude Riccio – sono aziende di trasformazione agro-alimentare: birrerie, fornai e pastifici, caratterizzati da produzioni artigianali e di qualità che hanno deciso di mettersi in gioco e di condividere prove e conoscenze per arrivare a prodotti di altissima qualità».