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Caserta – Era gremita stamattina l’Aula Magna dell’Ospedale Civile di Caserta per la sesta edizione dell’incontro educazionale sulla gestione avanzata del diabete mellito tipo 1, una condizione cronica  che colpisce adulti e bambini di tutte le età.

E sono circa 300 mila le persone in Italia con diabete mellito, con un aumento negli ultimi anni e con una incidenza in regione Campania più alta della media nazionale.

L’iniziativa, promossa dal servizio di Diabetologia generale dell’Unità di Medicina interna con il patrocinio della Regione Campania, quest’anno ha visto la collaborazione dell’associazione “L’isola che non c’è” composta dalle mamme dei giovani diabetici.

Un parlare condiviso che ha affrontato il tema la gestione della terapia insulinica, la dieta e lo sport.

“Questo incontro – commentano i referenti dell’associazione “L’isola che non c’è – è stato anche l’occasione di confronto tra Istituzioni, Associazioni ed addetti ai lavori sui temi di interesse tra cui il delicato momento della “transizione” dei giovani dall’età pediatrica all’età adulta. Perché questa condizione cronica interessa soprattutto giovani pazienti anche nella delicata età evolutiva-adolescenziale, con  un forte impatto sociale oltre che sanitario”.

Nel suo intervento il Direttore Generale dell’AORN di Caserta Mario Nicola Vittorio Ferrante, impegnato sin dal suo insediamento nella valorizzazione dell’Azienda Ospedaliera come struttura sanitaria di alta specializzazione ricca di professionalità e di competenze, ha ribadito il compito scientifico ma anche sociale del nosocomio casertano: “Il nuovo corso dell’Ospedale di Caserta si traduce anche in una maggiore attenzione ai bisogni di salute dei giovani con Diabete di tipo 1.Siamo pronti a rispondere positivamente alle esigenze poste dagli operatori del settore e dalle associazioni dei pazienti al fine di ulteriormente valorizzare i livelli di assistenza erogati dalla nostra azienda nei confronti di una condizione di tale impatto sulla vita di tanti giovani e delle loro famiglie”.

Poi il confronto tra giovani, operatori del settore e istituzioni è entrato nel dettaglio della gestione della terapia insulinica con le nuove tecnologie, dell’educazione al “Carb account” e del movimento fisico.

Tra i relatori il diabetologo e pediatra Dario Iafusco dell’Università della Campania “Luigi Vanvitelli” Dario Iafusco della Università Vanvitelli che ha apprezzato la disponibilità dell’Azienda ospedaliera a rafforzare la collaborazione tra gli enti per implementare sinergie utili a garantire il meglio in termini di competenze ed innovazione a servizio dei giovani con diabete

Applauditi anche gli interventi del direttore sanitario Antonietta Siciliano, della chinesiologa Cristina De Fazio, consulente motoria dell’Aniad – associazione nazionale italiana atleti diabetici, del presidente dell’associazione “L’isola che non c’è” Rosanna Sannino e dell dirigente medico del reparto di Medicina interna dell’ospedale casertano Marciano Schettino.