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​ Caserta – Il convegno di questa mattina all’Azienda Ospedaliera di Caserta “Sant’Anna e San Sebastiano ha sortito due effetti: il primo, quello di fare chiarezza sulle complicanze intra e post-operatorie che potrebbero inficiare l’intervento di impianto cocleare, ossia l’orecchio bionico entrato nella pratica diffusa nella problematica relativa alla sordità profonda; il secondo quello di dare voce alle Istituzioni del territorio sul sostegno che il nuovo corso dell’Ospedale casertano merita.

Dopo i fatti giudiziari che negli ultimi anni hanno travolto il nosocomio casertano, fino al commissariamento da marzo 2015 a marzo 2017 per infiltrazione mafiosa,  il territorio si è stretto intorno alla nuova dirigenza dell’Ospedale il cui compito più difficile sarà quello di risalire la china per riaffermare l’alto valore scientifico, professionale e specialistico della struttura tra le più all’avanguardia d’Italia.

Parole ribadita dal neo direttore generale del nosocomio Mario Nicola Vittorio Ferrante, nominato a fine maggio scorso e insediatosi a giugno: “Sottolineo il ruolo dell’Azienda Ospedaliera come struttura sanitaria di alta specializzazione, ricca di professionalità e di competenze, impegnate spesso in pratiche innovative come appunto quella degli impianti cocleari. Grazie alla presenza di professionisti come Ortensio Marotta, primario dell’Unità operativa complessa di Otorinolaringoiatria, il nosocomio casertano è da anni all’avanguardia”.

Parole di sostegno forti anche quelle del vescovo di Caserta Giovanni D’Alise: Caserta non è Cenerentola di nessuno, neanche di Napoli – ha sottolineato a conclusione dei saluti che le autorità hanno portato al convegno – in ogni classifica delle province italiane noi siamo sempre quasi alla fine. Adesso dobbiamo salire, perché abbiamo le potenzialità. Fuori dall’ospedale tutti quelli che vogliono spartire poteri o prestigio o fare affari”.

“È una sfida molto importante quella che si appresta ad affrontare il Direttore generale – ha sostenuto il presidente della Corte dei Conti per la Campania Michael Sciascia Dopo la gestione commissariale, che ha fatto un check up dell’Azienda, ora bisogna agire, il che significa partire dalla trasparenza degli appalti, quindi da un modo di gestire la cosa pubblica trasparente”.

Il sindaco Carlo Marino ha rimarcato la missione di alta specializzazione dell’ospedale casertano: “Questa struttura è un’eccellenza e ha dato risposte concrete nel corso dei decenni al territorio. Ci sono qui operatori sanitari e socio assistenziali che operano concretamente tutti i giorni per dare risposta all’alta specializzazione che chiedono i nostri cittadini”.

L’intervenuto del direttore della Clinica otorinolaringoiatrica dell’Università “Vanvitelli” Gaetano Motta, in rappresentanza del Rettore, ha rimarcato il clima collaborativo tra Ateneo e Ospedale. La stessa unità di vedute è stata anche sottolineata dal direttore generale dell’Asl di Caserta Mario De Biasio.

Gli interventi dei consiglieri regionali Luigi Bosco e Alfonso Piscitelli hanno ribadito l’attenzione con cui l’istituzione politica segua e sostenga l’Azienda nel suo nuovo corso.

Presenti in aula anche il comandante della Brigata Bersaglieri “Garibaldi” Nicola Terzano, il comandante provinciale della Guardia di Finanza Andrea Mercatili e rappresentanti della Prefettura e dei Carabinieri.