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Monopoli – “Non dovevo neppure partire. Devo ringraziare il dottore Agnano. Ho avuto dei problemi: oltre alla costola rotta anche una broncopolmonite che abbiamo scoperto grazie a lui. Ringrazio anche la mia famiglia che è stata vicina e i tifosi che non mollano mai”. E’ un Nicola Mancino raggiante quello che si presenta in sala stampa per analizzare il ritorno al successo della Casertana.

Durante la settimana. Il direttore è venuto a parlare negli spogliatoi. Voleva una squadra cattiva che andava su ogni pallone. Lo stesso messaggio che aveva lanciato il presidente. Ed oggi è stato così. Abbiamo dato tutto e ci siamo aiutati l’uno con l’altro. Ci siamo sacrificati ed alcuni hanno giocato anche fuori ruolo per il bene della squadra. Anche i più giovani hanno fatto bene. E’ questo lo spirito giusto. Questa è la serie C. Lo stesso Gigi Castaldo ha fatto una grandissima partita. E’ il giocatore più forte che c’è in categoria ed oggi ha giocato come si fa in questa categoria. Tosto e pronto a sacrificarsi con grande umiltà. Potevamo forse sfruttare meglio i due contropiedi avuti nella ripresa, ma abbiamo fatto una grande partita contro un avversario che gioca un buon calcio”.

La tabella di marcia del suo recupero non prevedeva certo un rientro a Monopoli. Ma c’era bisogno di lui e Nicola ha risposto a suo modo: “Appena si è fatto male Angelo mi sono subito alzato. Avevo tanta voglia di tornare in campo. E giocare proprio in quella posizione.  Avevo tanta voglia di dare una mano a questa squadra. Abbiamo sofferto tanto nelle ultime partite. Voglio ringraziare tutti. Dopo un mese che non giocavo non era facile. Il nostro obiettivo? Presidente e direttore ci hanno chiesto di lottare. Andiamo nei play-off e poi giochiamo tutte le nostre carte. Stiamo lavorando bene. Il mister non guarda i nomi, ma fa giocare chi sta bene. In serie C è così. I nomi non contano”.

foto tratta dal sito ufficiale della Casertana