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Caserta – Il presidente della Casertana, Giuseppe D’Agostino, ha commentato nel corso di una conferenza stampa straordinaria la decisione di disputare il match tra i rossoblu e la Casertana a porte chiuse: “E’ bene che i nostri tifosi sappiano la verità: se facciamo una figuraccia a livello nazionale la colpa è solo del Comune. Alla Questura non era stato comunicato dall’amministrazione comunale in maniera ufficiale l’inizio dei lavori per le Universiadi. Allo stato attuale le uniche aree agibili dello stadio sono gli spogliatoi, l’accesso in campo e il terreno di gioco”. 

Accuse pesanti, quelle del massimo dirigente dei falchetti: “La commissione di vigilanza ci aveva chiesto di eseguire giovedì una recinzione per evitare l’accesso al cantiere della Curva Sud e abbiamo consegnato il lavoro venerdì alle 16.00, e l’ingegnere ha firmato il tutto, ma il vero problema non era quello. La Questura non ha colpe. Questa mattina il questore è venuto al “Pinto” e ci ha detto“ma sul serio pensavate di poter giocare qui? Questo è un campo di patate”, per non aggiungere altro. Dopo questa pagina, che sarà tristemente ricordata a lungo, annuncio in maniera irrevocabile il mio addio a fine stagione. Sono venuto a rilevare questa società da tifoso, non da imprenditore, altrimenti non sarei proprio venuto. In tre anni il Sindaco non ci ha mai degnato della sua presenza al “Pinto”, si vede che avremmo dovuto puntare sul volley, visto che invece si è dimostrato un grande appassionato di quello sport nella nostra città”.