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“Una vergogna”. Così il sindaco di Caserta Carlo Marino commenta quanto accaduto ieri sera allo stadio Pinto, dove la Casertana, nonostante avesse 15 giocatori positivi al Covid, è scesa comunque in campo per la gara di Lega Pro contro la Viterbese, schierando solo nove giocatori (ha perso 3-0), ovvero quelli rimasti, tre dei quali, pur negativi ai tamponi, avevano dei decimi di febbre; i febbricitanti sono stati sottoposti ai test rapidi da parte dell’Asl di Caserta, operazione che ha provocato un ritardo di 45 minuti nell’avvio del match (iniziato alle 18.15 invece delle 17.30).

La Casertana Calcio aveva chiesto alla Viterbese di rinviare la gara ma i laziali si sono rifiutati.  “E’ inutile – scrive Marino sulla sua pagina facebook –  effettuare provvedimenti quali i DPCM Nazionali, le Ordinanze Regionali o Comunali, se poi  ci sono funzionari o dirigenti di enti pubblici o in questo caso anche della Lega pro che non si assumano le loro responsabilità. Ci sta – prosegue Marino – che una partita si vinca o si perda. Ci sta la poca sportività della squadra che si augura di trarre vantaggio da una difficoltà dell’avversario. Ma il diritto alla salute è prevalente su tutto”. “Nel mio ruolo – sottolinea il sindaco di Caserta – se ci saranno persone che, per questa inopportuna partita, soffriranno o rischieranno la vita, provvederò a trasmettere il tutto alle Autorità giudiziarie competenti. Non permetto a nessuno nella nostra città di mettere da parte la salute pubblica a favore di inopportune scelte che nascondono solo interessi, anche se legittimi, o mancanza di assunzioni di responsabilità“ conclude Marino.