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Caserta – Caserta sprofonda sempre più nelle buche che, soprattutto dopo le gelate dei giorni scorsi, minacciano la sicurezza stradale e pedonale in ogni dove, dal centro alle periferie. Uno sfacelo totale che i cittadini non mancano di documentare ogni giorno con tanto di foto e video postati su facebook, a Caserta come in ogni città della provincia. E mentre monta l’ondata d’indignazione tra quanti contestano lavori “rattoppo” continui, utili solo alle ditte incaricate, magari le stesse che quei lavori li aveva eseguiti ma male, arriva la notizia dell’approvazione in Giunta  del progetto di fattibilità tecnico-economica per il rifacimento del manto stradale e la messa in sicurezza di circa 80 arterie dislocate in tutti i quartieri della città.

C’è da aspettare che Regione Campania pubblichi il bando al quale il Comune di Caserta aderirà con una richiesta economica di quasi 13 milioni di euro; aspettare i tempi burocratici necessari all’assegnazione dei fondi a Caserta; aspettare le procedure di affidamento lavori alla ditta che li eseguiràI finanziamenti ai quali la città si candida sono quelli europei, in particolare i Fondi per lo Sviluppo e la Coesione (FSC), che andranno a coprire una serie di lavori che sono compresi nel Programma Triennale dei Lavori Pubblici 2017-2019 approvato con una delibera di Consiglio Comunale nell’aprile dello scorso anno.

“E se a questi lavori aggiungiamo quelli che verranno svolti di concerto con il rifacimento del sistema fognariosottolinea il sindaco di Caserta – avremo tutte le strade della città completamente asfaltate e messe in sicurezza nel giro di 18 mesi. Questo progetto, poi, prevede anche l’abbattimento delle barriere architettoniche presenti sui marciapiedi e sulle strade”. Tempi lunghi che richiederanno ai casertani pazienza e sangue freddo ogni volta che scenderanno in strada, in auto, a piedi, o in bici. E a proposito di queste ultime, stando alle dichiarazioni rilasciate dal sindaco Carlo Marino e dal suo vice con delega ai Lavori Pubblici Francesco De Michele, nessun cenno a piste ciclabili in città è stato fatto.

Magari, si spera, perché il riferimento sarebbe ovvio e scontato in una città che si è vista bocciare dal Ministero dei Trasporti il piano di pedonalizzazione Ztl ritenuto “frammentario e insufficiente”, in una città con ambizioni turistiche da sempre al palo, in una città che, tra Dicasteri, cittadini, commercianti, visitatori, e turisti, sul piano traffico è capace di scontentare tutti.