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Napoli  – Ex sindaci del Casertano coinvolti in inchieste giudiziarie e poi assolti, si sono rimessi in pista candidandosi in questa tornata di amministrative alla carica di primo cittadino, pensando e sperando di ottenere un qualche riconoscimento in termini di voti per le loro vicissitudini dagli elettori, che però non li hanno premiati. Il caso più noto è quello Pio Del Gaudio, candidatosi a Caserta e giunto terzo con il 15%, staccato di oltre dieci punti percentuali dal secondo posto utile per il ballottaggio, ma conquistando almeno un posto in Consiglio comunale.

“Siamo arrivati terzi ed è un ottimo risultato” ha scritto su Facebook, facendo poi un “in bocca al lupo ai due competitor (Carlo Marino e Gianpiero Zinzi, ndr) che si contenderanno la fascia tricolore”. Del Gaudio fu ex sindaco di Caserta tra il 2011 e il 2015, quando fu sfiduciato dalla maggioranza e poco dopo finì in carcere per un’indagine anticamorra, da cui però è uscito indenne e pulito, tanto da scrivere anche un libro sulla vicenda; ora Del Gaudio tornerà in Consiglio comunale, ma intanto una successo personale lo ha conseguito; sarà de con si suoi voti per il ballottaggio.

C’è poi il caso dell’ex sindaco di Villa Literno Enrico Fabozzi, candidatosi a questa tornata ma sconfitto dal primo cittadino uscente Valerio Di Fraia con uno scarto di sette punti percentuali (46,87% contro il 53,13% del sindaco eletto). Fabozzi, ex primo cittadino di Villa Literno tra il 2003 e il 2009, fu arrestato nel 2011 per concorso esterno in camorra; del suo presunto appoggio al clan parlò anche il superpentito dei Casalesi Antonio Iovine, ma dopo una condanna a 10 anni in primo grado nel 2015 è arrivata a febbraio 2021 l’assoluzione in appello “perché il fatto non sussiste” e a giugno il proscioglimento nell’ambito del procedimento giudiziario sulla “mala gestio” all’ente dei rifiuti Consorzio Unico di Bacino (CUB). Sconfitta anche per Dionigi Magliulo, che si era candidato come sindaco a Villa di Briano, comune già amministrato in passato; Magliulo fu indagato nel 2015, mentre era primo cittadino, per voto di scambio, e non potè candidarsi alle Regionali che si tennero quell’anno, ma è stato assolto nell’ottobre 2020. Magliulo ci ha così riprovato quest’anno, e ha sfidato il “nemico” di sempre, ovvero Luigi Della Corte, sindaco uscente che ieri lo ha sconfitto nettamente con il 63% delle preferenze (37% a Magliulo); fu proprio Della Corte a denunciarlo per voto di scambio. In controtendenza rispetto ai tre ex sindaci c’è Giorgio Magliocca, presidente della Provincia di Caserta appena rieletto sindaco di Pignataro Maggiore (lo era già stato per dieci anni tra il 2002 e il 2011); lui ce l’ha fatta a tornare vincitore in politica dopo dieci mesi e mezzo passati tra tra carcere e domiciliari tra il 2011 e il 2012 per un’accusa di camorra e un’assoluzione lampo e piena in abbreviato.