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Caserta – Abbattere migliaia e migliaia di preziosi capi bufalini sani mandando all’aria centinaia di aziende altrettanto sane, come hanno fatto la Regione Campania e l’Asl casertana in questi dieci anni sulla scorta di un mero sospetto e con una spesa enorme per le casse della Regione è un vero delitto; contro gli animali, gli allevatori e i consumatori. Né, riguardo ad eventuali alibi, può invocarsi un malinteso ‘principio di precauzione’ su una sospetta brucellosi o Tbc sulle quali neppure hanno concesso il diritto al riscontro prima degli abbattimenti, perché una cosa è ritrovarsi con percentuali di abbattimenti indebiti intorno al 10 o anche 15%, altro è aver mandato al patibolo oltre il 95% di capi ‘innocenti'”. Lo afferma, in una nota, il presidente di Copagri Campania Salvatore Ciardiello per il quale “è chiaro che, al di là dell’imbarazzante e comprensibile silenzio dei vertici di Asl e Regione, il piano regionale di eradicazione della brucellosi e della Tbc bufalina, tuttora in piedi dal 2014 con il blocco delle vaccinazioni contro la brucellosi bufalina, è da cancellare completamente, visto che ha favorito tutti fuorché i poveri animali, chi li alleva, chi produce il nostro oro bianco ‘la mozzarella di Bufala’ e chi lo consuma. Ma su questo ci sarà chi farà chiarezza, speriamo presto”.
Per questo – aggiunge -, considerata l’evidente ed assoluta mancanza di volontà di ascolto della Regione Campania abbiamo chiesto un incontro urgente con il ministro Patuanelli affinché il ministro dell’Agricoltura e quello della Salute provvedano urgentemente con uno specifico decreto Interministeriale e, parallelamente all’attività della magistratura, lo stesso Governo faccia chiarezza inviando gli ispettori perché si renda Giustizia ad un settore che nel Casertano rischia letteralmente di sparire. E sappiamo chi ringraziare”.