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Sono partiti a Parete i test rapidi per accertare la presenza del Coronavirus. Parete è il primo comune del Casertano ad averli autorizzati con ordinanza del sindaco, mettendosi contro Asl e Regione Campania. Peraltro lo stesso ministero della Salute, che ne ha autorizzato la libera vendita nelle farmacie, ritiene tali test non del tutto attendibili. “L’Asl continua a praticarne pochi di tamponi – dice Pellegrinoma noi sindaci, che ricordo siamo le massime autorità sanitarie nel comune, abbiamo comunque l’obbligo di tutelare chi è in prima linea; per questo abbismo stanziato 10mila euro di fondi nostri per circa 600 test rapidi, e da ieri abbiamo iniziato a praticarli ai medici del territorio e ad alcuni agenti della Municipale; anch’io mi sono sottoposto al test. Tutti sono risultati negativi”.
 
Inizialmente Pellegrino aveva autorizzato un laboratorio ubicato a Parete ad eseguire i test, ma poi lo ha messo in stand-by dopo l’altolà della Regione, che tre giorni fa ha chiesto un parere all’Istituto superiore di sanità sulla possibilità che anche i laboratori privati eseguano i test per il Covid-19; parere arrivato in senso positivo, per cui la Regione ha pubblicato ieri un bando aperto appunto ai laboratori privati che vogliano partecipare allo screening di massa. Ma intanto a Parete, dove c’e stato un solo contagiato poi guarito (si trattava di un medico donna), il sindaco va per la sua strada. E dall’Asl preferiscono non commentare. “Facessero ricorso al Tar se ritengono illegittima la mia ordinanza; ma per ora nessuno lo ha fatto” conclude Pellegrino.