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Sono almeno sette le persone tornate positive nel Casertano dopo essere risultate guarite, ovvero dopo aver praticato il doppio tampone risultando negativi. La ripositivizzazione riguarda un’area circoscritta, quella del comune di Santa Maria Capua Vetere, il più colpito nel Casertano in termini di contagiati e deceduti, dove madre e figlio, dopo la guarigione, sono tornati di nuovo positivi; l’Asl di Caserta, con l’ospedale dei Colli e il Policlinico dell’Università Vanvitelli, sta svolgendo delle ricerche per capire la pericolosità insita nel novo contagio di persone già malate e poi guarite. “La letteratura medica internazionale – spiega il direttore generale dell’Asl di Caserta Ferdinando Russodice che queste persone non dovrebbero trasmettere il virus, ma comunque dobbiamo usare molta cautela”. Una situazione che preoccupa quasi più di Letino, ultima zona rossa d’Italia, la cui chiusura è stata prorogata di una settimana dal Governatore De Luca; sono 18 le persone risultate positive su una popolazione di circa 700 anime. In questi giorni l’Asl di Caserta ha praticato 460 tamponi, con circa 200 persone che non lo hanno fatto; ma si tratta di circa 150 assenti per motivi di lavoro e una cinquantina tra bambini e anziani allettati, cui il tampone verrà praticato a casa. Una quarantina i cittadini di Letino in quarantena, che saranno monitorati costantemente.