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Caserta – “Caserta è diventata una città non a norma nel nome del dio danaro. Infatti, si assiste inermi alla scomparsa delle piccole attività commerciali cittadine a tutto vantaggio dei centri commerciali di medie e grandi dimensioni“.

Lo dichiara Fabio Simeone, coordinatore provinciale del Movimento Idea Sociale, che sottolinea come dopo l’apertura del Centro Campania e il varo della zona ZTL nel centro storico che hanno segnato un calo delle vendite del 40%, apriranno altri tre centri commerciali.

Il primo in via Borsellino, il LIDL, con una galleria per 6 negozi; il secondo presso il Parco degli Aranci costituito da un EUROSPIN più una dozzina di negozi e il terzo in via Falcone destinato ad ospitare solo negozi. Questo segnerà il definitivo collasso dei piccoli commercianti in barba alla legge regionale n.1/2000 e la legge regionale n.1 del 9.1.2014 che sanciscono la tutela e la sopravvivenza delle piccole attività commerciali“, spiega Simeone che punta il dito contro il primo cittadino e la sua amministrazione.

Il sindaco Marino, con tutta la giunta di centrosinistra, dovrebbe spiegare come sono stati valutati i criteri di impatto ambientale visto l’enorme danno economico che verrà a generarsi a discapito dei piccoli commercianti – continua il coordinatore provinciale del Mis. Un piccolo esempio, per rendere l’idea, è il caso della vendita della frutta. I piccoli negozianti vendono frutta esclusivamente italiana mentre, LIDL ed EUROSPIN vendono frutta importata dall’estero anche dai Paesi extra europei. Questo comporta non solo la morte economica del piccolo venditore ma anche una ingente perdita economica per il produttore e quindi, in alcuni casi, tutto questo genera il fenomeno del ‘caporalato’ per far fronte alla perdita di guadagno e la conseguente non possibilità di assumere e pagare regolarmente gli operai”.

Poi, il coordinatore provinciale di Mis si scaglia anche contro l’opposizione in Consiglio comunale.

“La cosa che più stupisce, oltre all’ormai noto silenzio della sinistra di governo cittadino, è l’assoluta assenza sul territorio al fianco dei cittadini dell’opposizione, inerme ed inesistente. Il sindaco è il primo responsabile dei diritti del cittadino e della tutela e dello sviluppo della vita economica della città. A Caserta, però , da due anni il sindaco, coscientemente, è l’artefice dell’agonia silente in cui versa la città“, conclude Simeone.