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Si serviva di almeno tre appartamenti in cui nascondere la droga e un’arma, e di qualche fiancheggiatore; una piccola rete di protezione creata in questi mesi di emergenza Coronavirus in cui spacciare per strada è diventato quasi impossibile, che non è però servita al 28enne Carmine Cesarano, che alla fine è stato scoperto e arrestato a San Prisco, nel Casertano, dalla Polizia di Stato.

Il giovane, con precedenti per furto, aveva iniziato a spacciare cocaina e crack, ma a causa del lockdown, aveva dovuto mutare, come tanti pusher, le modalità di vendita; addio piazze di spaccio tradizionali, molti si sono serviti dello strumento postale. Cesarano ha pensato anche di procurarsi la disponibilità di vari appartamenti per poter nascondere al meglio la droga.

I poliziotti del Commissariato di Santa Maria Capua Vetere e Squadra Mobile di Caserta lo hanno sorpreso nei pressi di un’abitazione di San Prisco, di cui aveva le chiavi; qui hanno scoperto decine di grammi di coca e crack. Gli agenti hanno poi perquisito la residenza del 28enne, ubicata a poche centinaia di metri, trovando altra droga. In un appartamento di Santa Maria Capua Vetere, è stata infine recuperata una pistola calibro 9 riconducile al 28enne; la proprietaria, una ragazza di 22 anni, era infatti un’amica di Cesarano, ed è stata denunciata per il reato di detenzione illecita di arma clandestina. Presto potrebbe essere deunciato anche il proprietario del’immobile di San Prisco di cui Cesarano aveva le chiavi. 

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