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Era specializzata in furti di cavi di rame ai danni di apparecchi per le telecomunicazioni la banda smantellata dai carabinieri con cinque arresti e altre tre misure cautelari; i provvedimenti sono stati emessi dal giudice per le indagini preliminari del tribunale di Napoli Nord su richiesta della procura guidata da Maria Antonietta Troncone.
Degli otto uomini, tutti italiani di età compresa tra i 26 e i 55 anni, tre sono finiti in carcere e due ai domiciliari; per un altro indagato è stato disposto l’obbligo di dimora, per gli ultimi due l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria. Dalle indagini effettuate dai carabinieri della sezione operativa di Aversa, è emerso che il gruppo avrebbe rubato nel Casertano, tra febbraio e agosto del 2023, grandi quantità di cavi di rame danneggiando gli apparati di trasmissione di proprietà delle compagnie telefoniche, e in particolare i moduli RRU (Radio Remote Unit) installati presso le antenne degli operatori presenti sul territorio; i furti avrebbero provocato danni per decine di migliaia di euro alle aziende e disservizi agli utenti. Alcuni indagati avrebbero commesso i furti mentre erano agli arresti domiciliari. Il gruppo aveva un’organizzazione ritenuta efficiente dagli inquirenti, con ogni componente che aveva il suo ruolo ben definito.