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Oggi, a Casa don Diana nell’ambito del Don Diana Day ed in occasione dell’undicesima edizione del Festival dell’Impegno Civile, ci sarà la conferenza stampa nella quale sarà spiegata nel dettaglio l’avvenuta approvazione del Decreto-legge che trasferisce la competenza sulla “Terra dei fuochi” al ministero dell’ambiente, retto dal Ministro Sergio Costa.

E’ il luogo naturale per la presentazione di un provvedimento che nasce dalla denuncia e dalla resistenza del popolo campano che non ha mai smesso di denunciare i traffici dei rifiuti e di chiedere l’avvio delle bonifiche da molto tempo promesse, ma non ancora partite. I comitati e le associazioni, in prima linea Stop Biocidio e Rete di cittadinanza e comunità, in questi anni hanno macinato chilometri per protestare, gridare la verità e chiedere il diritto ad un ambiente sano. I nostri sono i territori che per primi hanno intuito che il problema ambientale è di carattere nazionale e sicuramente non circoscritto a singole province o regioni. Gli anticorpi frutto della resistenza sociale e civile, maturati in anni di battaglie partigiane del bene, hanno contribuito a far chiarezza anche in altri luoghi, consentendo di affrontare il problema nella giusta dimensione. E’ per questa ragione che oggi, il Decreto Terra dei Fuochi, se riuscirà a garantire le azioni di risanamento attese, per noi sarà il compimento di un percorso che partendo dal basso è diventato strumento legislativo.

A Casa don Diana, bene confiscato alla camorra e gestito dal Comitato don Peppe Diana, oggi in occasione del Don Diana Day e alla presenza dei ministri Costa e Di Maio sarà consegnato il “Premio Nazionale don Diana”, voluto anche da Libera e dalla famiglia di don Giuseppe Diana, vittima di camorra nel 1994, ed assegnato all’associazione Emergency, al Vescovo di Acerra mons. Antonio Di Donna e all’artista sassofonista Enzo Avitabile. Menzioni speciali sono destinate alla campagna ‘Mettiamoci in gioco” e al già provveditore agli studi di Vicenza Francesco Venturella e all’imprenditore fiorentino Marco Bartoletti. Si aggiungerà, un altro pezzo al mosaico del rinnovamento che da anni ci vede impegnati nella difesa dei diritti, dell’accoglienza e dell’inclusione sociale, della memoria delle vittime innocenti, del riutilizzo dei beni confiscati alla camorra in un’ottica di economia e di sviluppo sociale sostenibile. Noi come sempre vigileremo affinché la legge sia attuata, pronti ad essere spine nel fianco delle istituzioni, a denunciarne laddove necessario mancanze o inadempienze.