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“Alessandro, io se fossi in te starei molto attento. E se ti succede qualcosa?”. Un commento intimidatorio, sotto un post Facebook di Alessandro Cannavacciolo, storico attivista anti inquinamento di Acerra. A denunciarlo è lo stesso bersaglio dell’avvertimento. “Questo è l’ennesimo messaggio minatorio pubblicato e poi cancellato – spiega Cannavacciuolo sul social -, insieme a tutti gli altri commenti, sotto ad un mio post di facebook raffigurante l’ennesima discarica sequestrata ad Acerra“.

La minaccia proviene da un profilo ritenuto fake. Il quadro delineato dall’attivista è inquietante. “Non è la prima volta che sono oggetto di minacce – aggiunge -, ma utilizzare come mezzo di intimidazione un falso profilo che da qualche anno ha messo in vendita beni sfuggiti all’attività di sequestro messo in atto dalla magistratura, è la dimostrazione che il modus operandi di questi ecocriminali non si è mai fermato“. Cannavacciuolo inoltre cita lo scrittore Ambrose Redmoon, pseudonimo dell’americano James Neil Hollingworth, il quale “affermava che il coraggio non è l’assenza di paura, ma piuttosto il giudizio che c’è qualcosa di più importante della paura“. Per poi chiosare: “Credetemi, la paura che questi miserabili possano farti fisicamente del male non potrà mai essere equiparata al dolore che si prova quando vedi le persone che ami mancare”. Il richiamo è al numero di vittime della Terra dei fuochi, dove gli attivisti denunciano il nesso tra rifiuti illegali e gravi malattie.

“Qui – scrive Cannavacciuolo – oltre la paura c’è l’amore per la mia terra, quell’amore che è il motore delle mie battaglie. Quell’amore che ha da sempre un grande valore, ma non ha un prezzo”. L’episodio intimidatorio, comunque, “è stato subito denunciato ed è sottoposto all’attenzione delle autorità competenti”. Ad occuparsene saranno i carabinieri.

 

Le minacce a Cannavacciuolo