- Pubblicità -
Tempo di lettura: 2 minuti

Marcianise – “Le dimissioni farsa del sindaco e le motivazioni addotte sono l’estremo tentativo di mascherare il fallimento politico-amministrativo certificato dalle ultime elezioni e la paralisi produttiva in cui da mesi versa la sua sindacatura”.

Così, Dario Abbate in seguito alla decisione del primo cittadino di Marcianise di lasciare la guida dell’amministrazione. La scelta è stata maturata da Velardi in seguito alla crisi interna alla sua maggioranza.

Velardi, unico artefice del disastro e del caos nei quali è precipitata la città di Marcianise dal suo insediamento – continua Abbate – tenta maldestramente di addossare ad altri le sue oggettive responsabilità: da carnefice si trasforma in vittima di un clima di tensione che egli stesso ha scientemente, cinicamente, voluto e determinato”.

I sintomi di una difficile convivenza nella maggioranza di Velardi si erano avvertiti già all’epoca della sostituzione dell’assessore Paolella con la Laurenza, cosa mal digerita dal gruppo Terra di Idee e dal suo consigliere, Giovanni Vallosco. Poi la disastrosa sconfitta elettorale del 4 marzo che vedeva in campo la vice-sindaca Angela Letizia con la richiesta da parte della maggioranza di rivedere il suo ruolo all’interno dell’amministrazione. Richiesta inevasa da Velardi. Infine, durante il Consiglio comunale di ieri, la decisione di ben otto consiglieri di maggioranza di lasciare l’aula.

Il cambiamento promesso non c’è mai stato e questo i cittadini lo hanno capito da tempo. Di contro sono proseguite senza sosta quelle becere pratiche politiche, più volte contestate dall’opposizione, quali quelle di privilegiare parenti ed amici o sodali politici”, conclude Abbate.

Come previsto dalla legge, ora Antonello Velardi avrà venti giorni di tempo per ritirare, eventualmente, le proprie dimissioni, cosa che – i ben informati – ritengono molto probabile.