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Caserta – La chiusura degli scrutini non aveva lasciato dubbi sui vincitori dei collegi uninominali di Camera e Senato mentre si è dovuta attendere l’ufficialità per qualche candidato in seguito alla ripartizione dei resti su base nazionale.

L’ha spuntata il leghista Claudio Barbaro, candidato al Senato nel listino proporzionale, che ha evidentemente beneficiato dell’ottimo risultato ottenuto dal partito di Salvini a livello nazionale. La notizia è che nessun candidato di Fratelli d’Italia riesce a conquistare un seggio tra quelli di Terra di Lavoro.

Riepilogando, quindi, al Senato sono stati eletti tra i candidati del Movimento 5 Stelle: Vilma Moronese e Danila De Lucia nei rispettivi collegi uninominali di Caserta/Aversa e Benevento/Santa Maria Capua Vetere; Agostino Santillo e Sabrina Ricciardi nel collegio plurinominale di Caserta/Benevento/Avellino. Tra le fila di Forza Italia viene eletta Alessandra Lonardo Mastella che, pur essendo stata sconfitta all’uninominale dalla pentastellata De Lucia, beneficia del ‘paracadute’ offerto dal posto di capolista nel listino proporzionale. Per la Lega già abbiamo detto di Claudio Barbaro che prende il seggio al plurinominale grazie alla conta dei resti. Per il Partito Democratico viene eletta la ministra uscente Valeria Fedeli, anche lei sconfitta nel suo collegio storico di Pisa e salvata dalla candidatura nel plurinominale Campania 01 come capolista.

Alla Camera, invece, i tre collegi uninominali di Caserta, Santa Maria Capua Vetere e Aversa, sono stati vinti rispettivamente dai 5 Stelle Antonio Del Monaco, Giuseppe Buompane e Nicola Grimaldi. Pienone anche al plurinominale di Caserta dove i pentastellati piazzano Margherita Del Sesto, Giovanni Russo e Marianna Iorio. Forza Italia ottiene un solo seggio che viene preso dal capolista al proporzionale, Carlo Sarro; nel Partito Democratico viene eletto Piero De Luca, il figlio del governatore della Campania, la cui candidatura era stata calata dall’alto nel plurinominale di Caserta come ‘paracadute’ in caso di una sconfitta all’uninominale di Salerno. Cosa che si è puntualmente verificata e che mette in salvo il giovane De Luca a scapito di una rappresentante pidina radicata sul territorio come Camilla Sgambato.

Da uno sguardo veloce ai nomi degli eletti in Terra di Lavoro emerge, ancora una volta, come la città capoluogo di una provincia con quasi un milione di abitanti, non abbia un solo rappresentante casertano doc – di qualsiasi colore politico – né alla Camera né al Senato. Anche per questo Caserta è sempre più ultima.