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Caserta – “Dai concorsi agli ospedali ai trasporti, ci siamo fatti trovare ancora impreparati con il virus che si diffonde in maniera difficilmente controllabile. La domanda nasce spontanea: cosa è stato realizzato in questi mesi per evitare ciò che sta accadendo?” Se lo chiede in una nota la presidente dell’Ordine dei Medici di Caserta Maria Erminia Bottiglieri, che interviene sulla situazione di emergenza sanitaria legata al Coronavirus, che oggi nel Casertano ha fatto registrare un altro record, con 304 contagiati in più in 24 ore rispetto alla giornata di ieri, per un totale di 2698 persone attualmente positive, la maggior parte delle quali assistite a casa dai Covid-team dell’Asl di Caserta, che sono però in affanno; si contano anche due decessi, per un totale da inizio pandemia di 68 persone decedute causa Covid. “Rileggendo quanto espresso in un precedente comunicato dell’aprile 2020  – aggiunge la Bottiglieri, gastroenterologa all’ospedale di Marcianise, comune in emergenza dove si registrano 204 persone contagiate – sembra che nulla o poco sia cambiato. I contagi sono molto aumentati, il Servizio sanitario nazionale è in affanno, i posti letto si stanno esaurendo, i cittadini non rispettano le regole. L’unica differenza – continua – ma fondamentale, è che i dispositivi di protezione individuale per il personale sanitario attualmente sembra ci siano in quantità sufficienti. Adesso – prosegue – è fondamentale è prevenire la diffusione del virus. Siamo stati bravi durante il lockdown ‘imposto’, dimostriamo che possiamo esserlo anche senza che qualcuno ci obblighi ad altre restrizioni. Quanto più riusciamo adesso ad autoregolarci più presto supereremo l’emergenza e potremo ritornare alle riunioni con parenti e amici. Ma non pensiamo che gli operatori sanitari, categoria che sta nuovamente rischiando la vita al fronte, possano, da soli, essere gli unici ad affrontare il problema, perché se il contagio continua a diffondersi in una maniera così capillare non basteranno mai medici né ospedali, né attrezzature per curarlo. E non è neanche  il momento di cercare di chi sono le eventuali responsabilità, di criticare chi non ha fatto questo o quello” conclude la Bottiglieri.