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Caserta – Ha respinto l’accusa di aver provocato uno sfregio permanente ad 14enne durante un rito di esorcismo il sacerdote del Tempio di Casapesenna Michele Barone, interrogato oggi nel carcere di Vallo della Lucania (Salerno) dal Gip del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere. Il magistrato, martedì scorso, aveva emesso su richiesta della Procura un’ordinanza a carico del sacerdote contestandogli il reato di lesioni gravissime, per aver provocato uno sfregio permanente all’orecchio della 14enne durante la pratica esorcistica cui la ragazza era stata sottoposta qualche mese fa; un’ordinanza bis dopo quella del 23 febbraio scorso, che aveva portato all’arresto del prete e dei genitori della 14enne (posti ai domiciliari e rimessi in libertà) all’aeroporto di Capodichino, dove erano di ritorno da Medjugorie. Tre le vittime accertate, tutte donne, degli abusi sessuali e dei maltrattamenti che, secondo la Procura, sarebbero stati commessi da don Michele.  Nell’interrogatorio odierno, il prete si è difeso spiegando di non aver provocato alcuno sfregio, ma di aver solo praticato alla ragazzina una manovra in linea con quelle prescritte dai manuali canonici sull’esorcismo, che potrebbe al massimo averle provocato un ematoma temporaneo. Stessa risposta anche in relazione al video prodotto dalla Procura in cui si vede il sacerdote praticare il rito ad un 50enne, verso cui usa modi violenti. Il legale del prete, Carlo Taormina, ha affermato che “chiederemo che venga sentita la persona che si vede nel video; don Michele gli ha dato qualche schiaffo, ma solo per calmarlo perché era esagitato tanto da essere bloccato da due uomini. E dopo il rito è stato bene”. L’avvocato annuncia inoltre che presenterà denunce contro il Vescovo di Aversa Angelo Spinillo, che ha sempre sostenuto di non aver mai autorizzato don Michele a praticare l’esorcismo, e del prete don Carlo Dell’Aversano, esorcista autorizzato della Diocesi di Aversa, che alla Procura ha confermato i presunti abusi commessi da don Michele verso le donne. Intanto oggi il riesame di Napoli, pur confermando il carcere per il prete, ha escluso le aggravanti dell’uso dell’autorità e della violenza in relazione all’accusa contestata al prete di aver tentato di costringere la sorella della 14enne a ritirare la denuncia presentata alla Polizia contro di lui. “Il tempo sarà galantuomo, chiariremo tutto” dice Taormina. Oggi inoltre è stato sentito alla Procura di Santa Maria Capua Vetere, per circa un’ora, l’ex direttore generale della Juventus Luciano Moggi, che ha risposto alle domande dei pm in relazione alla conoscenza di don Michele, avvenuta qualche anno fa.