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Caserta – “La Stazione Porta di Afragola non mi piace. Non mi piace perché alla base di quel progetto c’è la distruzione totale di Caserta e della sua provincia come entità autonoma capace di pensare un suo futuro”. Così Lucrezia Cicia, candidata per il centrodestra alla Camera nel collegio uninominale di Caserta, sbotta sulla decisione di Ferrovie dello Stato e Trenitalia di progettare la linea ad alta capacità Roma-Bari senza prevedere il passaggio per Caserta.

Con quella stazione ci vogliono trasformare in un rione di Napoli – continua la candidata forzista. Non solo sulla linea Roma-Bari non ci sarà la sosta a Caserta, come è sempre stato quando si va a Bari e in Puglia, ma lo sposta a Napoli. E nel ripartire da Napoli non si passa per Caserta. Si va direttamente in Puglia. La funzione di Caserta di porta della Puglia verso Roma e viceversa è completamente cancellata”.

E poi torna a un tema che le è particolarmente caro, quello dei pendolari casertani. “I nostri pendolari – spiega la Cicia – non hanno praticamente servizi adeguati. La mattina, sulla tratta per Roma, qualcosa si è fatto con il regionale delle 6.11 e il Freccia delle 6.30 circa. Ma per le insegnanti che prendono il treno prima, siamo ancora all’età della pietra. E nel pomeriggio è una infamia che il treno per Bari delle 19 da Roma non fermi a Caserta. Come assurdo è che non ci sia una Freccia che chiuda la giornata alle 21 da Roma per Caserta e Benevento. O una Freccia per Napoli – e ne sono tante – instradata per Caserta, con fermata nella nostra città, in modo da permettere alle centinaia di persone, costrette a dormire e pagare un alloggio a Roma, di rientrare dalla moglie e dai figli”.

Già una decina di giorni fa, la candidata del centrodestra aveva chiesto di potenziare la tratta Caserta-Roma e oggi individua quali responsabili la Regione e Trenitalia che, a suo dire, programmano il trasporto ferroviario tenendo presente sempre la Stazione Porta di Afragola e gli interessi di Napoli.

Ci pensate cosa significa non avere treni diretti e veloci per Caserta da Roma? I nostri monumenti sono di serie B. Qualsiasi promozione muore o fatica il doppio di fronte al fatto che si va prima a Napoli. Non ci sarebbe Reggia che tenga. Lo sviluppo si fa portando i grandi asset di comunicazione (leggi ferrovie) nella nostra terra. E lo dovremmo sapere: siamo la patria dell’Appia, la Regina Viarum. Siamo cresciuti grazie a lei. Spostate la Stazione Porta di Afragola a Capua: sarebbe stato più logico farla lì che nel Napoletano. È lo stesso motivo per cui a Roma non si vuole che si faccia l’aeroporto a Grazzanise”, conclude la Cicia.