- Pubblicità -
Tempo di lettura: 2 minuti

Con una frode bancaria avrebbe svuotato i conti correnti di 53 persone, con prelievi e acquisti per oltre 80mila euro. Presunto autore un 53enne, di Caserta, già conosciuto dalle forze dell’ordine, arrestato il 7 dicembre scorso dai carabinieri in esecuzione di una misura di custodia cautelare chiesta dalla procura di Firenze per concorso in ricettazione e indebito utilizzo di carte di debito.

Il 53enne, secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, farebbe parte di un’articolata organizzazione con sede in Campania, nella quale un dipendente di un istituto di credito avrebbe svolto un ruolo fondamentale, fornendo ai complici i dati dei correntisti necessari per effettuare i prelievi. Per compiere questa operazione, c’era chi, secondo quanto ricostruito, si occupava di intercettare la spedizione di bancomat e carta di credito ordinate dai correntisti per trafugarle.

Infine, c’era chi, secondo quanto emerso, avrebbe contattato i clienti della banca in attesa del ricevimento, per indurli a svelare il codice necessario per accedere riservata di home banking. Le indagini sulle presunte truffe hanno avuto uno sviluppo dopo un primo arresto del 53enne, lo scorso 10 marzo, per indebito utilizzo di carte di credito e debito. L’uomo, in base a quanto spiegato dai militari che lo seguivano in borghese, fu sorpreso mentre usciva da una banca a Firenze dopo aver prelevato 2mila euro dallo sportello bancomat con un tessera rubata, intestata a una 56enne fiorentina.

La donna, secondo quanto ricostruito, era in attesa della nuova carta di debito e poco prima sarebbe stato indotta ad attivarla, fornendo le proprie credenziali bancarie per telefono a un complice del 53enne. Quest’ultimo, sottoposto a perquisizione, fu trovato in possesso di 90 carte di pagamento di una stessa banca, tutte risultate spedite per rinnovo e da attivare, intestate ad altrettanti correntisti, che li attendevano per posta. Inoltre, aveva con sè 7.620 euro contanti, presunto provento di precedenti prelievi. Ancora, sarebbe stato ricostruito che tra febbraio e marzo avrebbe svuotato i conti correnti con prelievi e acquisti di beni di lusso – da smartphone a abiti griffati – usando bancomat e carte di credito, provocando un danno complessivo di 82.794 euro a 53 persone.