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Il Tribunale del Riesame di Napoli ha annullato due divieti di dimora emessi dal gip di Napoli Nord lo scorso 16 gennaio nei confronti di due delle undici persone indagate in un’inchiesta sui cosiddetti “furbetti del cartellino” al comune di Aversa, in provincia di Caserta. Si tratta di Mariagrazia Chianese, difesa dall’avvocato Carlo Bianco, e di Angelo Iorio, difeso dall’avvocato Alfonso Quarto.
A entrambi è stato contestato di avere timbrato tre volte, nell’arco di un anno e mezzo, per conto di un’altra collega afflitta da problemi di deambulazione.
Fin dall’interrogatorio di garanzia davanti al gip – spiega l’avvocato Bianco – entrambi hanno fornito una chiave di lettura diversa rispetto alla prospettazione fornita dalla Procura. Una chiave di lettura che adesso è stata condivisa dai giudici del Riesame. Gli indagati – spiega l’avvocato – non hanno posto in essere alcuna condotta criminosa, atteso che Chianese, il 3 e il 29 novembre 2022, attestava la presenza anche per Carmela Giammetta solo ed esclusivamente per un’impossibilità temporanea di quest’ultima di attraversare il corridoio che separa il loro ufficio dal badge in quanto affetta da problemi di deambulazione”.
D’altronde – aggiunge l’avvocato Bianco – entrambe erano presenti in ufficio e pertanto la Chianese ha timbrato anche per Giammetta solo per una questione di gentilezza e umanità”.
Identico discorso – conclude l’avvocato Bianco – vale anche per l’episodio contestato a Giammetta, Chianese e Iorio atteso che quest’ultimo ha timbrato anche per le altre due colleghe di ritorno dalla pausa pranzo proprio in virtù delle difficoltà della Giammetta, accompagnata sotto braccio dalla Chianese, a raggiungere il badge”.