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Caserta – “La Regione Campania si è impegnata ad aprire la piattaforma per la vaccinazione alle migliaia di stranieri che vivono sul territorio, anche a quelli senza permesso, che comunque hanno un lavoro o mandano i figli a scuola e hanno bisogno di essere immunizzati”.

E’ quanto afferma Mimma D’Amico, referente del centro sociale Ex Canapificio di Caserta, associazione che da anni si occupa di immigrati e gestisce lo Sprar (Sistema protezione richiedenti asilo e rifugiati) a Caserta; nei giorni scorsi la D’Amico, con altre associazioni come Caritas ed Emergency, ha incontrato un funzionario della Soresa (Società regionale per la Sanità), che ha aperto concretamente all’estensione dell’opportunità di vaccinarsi anche agli immigrati senza permesso, e ai cittadini di altri Paesi dell’Ue che al momento non possono aderire alla campagna.

Nella variegata categoria vi rientrano badanti, donne che fanno le pulizie, braccianti, muratori; si tratta di persone in attesa di avere il permesso dopo averne fatto richiesta o dopo aver aderito alla sanatoria, o che hanno avuto prorogato il permesso fino alla fine dell’emergenza pandemica (al 31 luglio) ma la cui tessera sanitaria è scaduta; per chi non ha il permesso c’è la possibilità di chiedere tessere sanitarie provvisorie, ma comunque con tali tessere non possono iscriversi alla piattaforma. “Il portale – sottolinea la D’Amico – non permette l’accesso a chi ha il permesso di soggiorno scaduto o è in attesa di rinnovo o chi non lo ha ancora. Ma la nostra costituzione prevede il diritto alle cure per tutti”. “Parliamo di una questione di salute pubblica – dice Sergio Serraino del presidio Emergency di Castel Volturno – e ricordo che l’articolo 35 del testo unico sull’immigrazione prevede che ai cittadini stranieri presenti sul territorio italiano, anche senza permesso di soggiorno, sono garantire le vaccinazioni nell’ambito di interventi di campagne di prevenzione collettiva. Si tratta dunque di applicare la legge” conclude. La proposta di aprire la campagna vaccinale anche a tutti gli stranieri  è sostenuta anche dal Centro Fernandes, dai Missionari Comboniani, da Arci, Comitato Città Viva, dal Movimento dei Migranti e dei Rifugiati, tutti facenti parte, insieme al Centro sociale Ex Canapificio, Caritas ed Emergency, della Rete Caserta e Castel Volturno Solidale.