Caserta – Se fosse confermata la natura dolosa dell’incendio alla De Gennaro di Caivano, la più grande piattaforma per il riciclaggio i carta e plastiche del Sud Italia, potrebbe trattarsi di un avvertimento intimidatorio al Ministro dell’Ambiente Sergio Costa e alla sua annunciata lotta alla plastica usa e getta, riduzione dei rifiuti e zero inceneritori. Una linea che contrasta con il business del rifiuto indifferenziato da sotterrare nelle discariche e distruggere negli inceneritori.
E’ questa l’ipotesi formulata da Giuseppe Solla presidente regionale dell’associazione ambientalista Fare Verde Campania a valle dello spaventoso incendio scoppiato ieri nella zona industriale di Pascarola a Caivano. Un incendio devastante che ha distrutto l’azienda e liberato nell’aria una quantità enorme di sostanze inquinanti in una colonna di fumo nero visibile sia nei comuni di Napoli che in quelli di Caserta.
“Gli incendi in piattaforme per il riciclo – sostiene Solla – sono diventati troppo frequenti. Alcune settimane fa nella vicina San Vitaliano, sempre in provincia di Napoli, è divampato un incendio molto simile a quello che si verificato oggi. Eventi come questi creano disagi alla filiera del riciclaggio limitando gli sbocchi per i materiali post consumo provenienti dalla raccolta differenziata. Ritengo che, se fosse confermata la natura dolosa dell’incendio, potrebbe essere considerato un avvertimento al Ministro dell’Ambiente Sergio Costa e alla sua linea che contrasta con il business del rifiuto indifferenziato da sotterrare nelle discariche e distruggere negli inceneritori. Bisogna iniziare a considerare i siti di stoccaggio, come proposto il Ministro dell’Ambiente Sergio Costa, alla maniera di “siti sensibili” il che significa avere un’ulteriore garanzia preventiva per il cittadino. Mi auguro che la Magistratura faccia chiarezza nel minor tempo possibile e per i responsabili di applicare il massimo della pena per i nuovi delitti ambientali del codice penale, inseriti nella legge sugli eco-reati”.
