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Figura anche “Villa Scarface”, grande dimora edificata a Casal di Principe da Walter Schiavone, fratello del capo storico dei Casalesi Francesco “Sandokan” Schiavone, tra i luoghi dove sarebbero stati affidati appalti irregolari, dietro il pagamento di tangenti, da parte dei dipendenti del Dipartimento di Salute Mentale (Dsm) dell’Asl di Caserta arrestati oggi.
 
Emerge dall’indagine della Procura di Napoli Nord e dei carabinieri del Nas di Caserta che ha portato a 12 arresti di funzionari e dipendenti Asl per corruzione, falso, turbata libertà degli incanti. La villa, costruita da “Valterino” sul modello della villa di Toni Montana, gangster cubano del film cult “Scarface” di Brian De Palma, negli anni ’90 era il simbolo del potere del clan dei Casalesi, poi fu confiscata dallo Stato per diventare monumento alla legalità ritrovata, e trasformata in un centro diurno di salute mentale dell’Asl.
E proprio in tale nuova veste è finita nelle pieghe dell’indagine.  Gli inquirenti hanno infatti scoperto che l’ex direttore del Dsm Luigi Carrizzone (arrestato), con la complicità dei dipendenti Asl si occupavano degli appalti – gli arrestati Francesco Della Ventura e Pasquale Sannino – avrebbero spacchettato un appalto da oltre 150mila euro in piccoli lavori sotto la soglia comunitaria di 40mila euro, in modo da affidarli direttamente, senza gara, agli imprenditori che pagavano le tangenti, come il costruttore Antonio Papa (arrestato). Una modalità che ricorreva tutte le volte che il Dsm doveva appaltatrice lavori per le proprie strutture.