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Milano – E’ morto oggi a Milano il presidente dell’Anact, (Associazione nazionale allevatori del cavallo trottatore), Ubaldo La Porta. Aveva 54 anni e lascia la moglie e due figlie. Ne ha dato notizia l’Anact sul suo sito. Originario di Santa Maria Capua Vetere, in provincia di Caserta, affermato notaio a Milano dal 1996, univa alla passione per il diritto (era professore Ordinario di Diritto Privato e Civile nella Università del Piemonte Orientale “A. Avogadro“) a quella per i cavalli ed il trotto in particolare. Era guidatore gentleman driver, e soprattutto allevatore con una grande conoscenza delle genealogie, tanto da approdare. pochi anni or sono, alla presidenza dell’Anact. “Un velo di lutto in un silenzio greve di ricordi è sceso oggi sull’Anact – ai legge sul sito dell’associazione -. Nelle ore susseguenti all’annuncio più triste il web è stato inondato da messaggi di cordoglio e di affetto, non privi di addolorato sbigottimento: testimonianza implicita di quanto La Porta fosse amato dagli allevatori e dagli ippici. E’ inevitabile che prima che all’allevatore il pensiero vada, soprattutto, all’uomo. E quindi la mente e il cuore vanno alla famiglia, già provata, ai collaboratori del suo studio notarile e della sua azienda, oltre a chi ha collaborato per lui all’Anact“.

L’amministratore delegato di Snaitech Fabio Schiavolin si unisce al lutto dell’intero settore ippico per la morte di Ubaldo La Porta. “Ci tengo ad esprimere il mio cordoglio per la prematura scomparsa di Ubaldo La Porta, Presidente dell’Anact, l’Associazione Nazionale Allevatori Cavallo Trottatore – scrive Schiavolin. Lo spessore umano e professionale del notaio La Porta l’hanno sempre contraddistinto, come dimostrano gli innumerevoli messaggi di stima e vicinanza pubblicati in queste ore a seguito della triste notizia. A nome di Snaitech, proprietaria degli Ippodromi Snai San Siro, Snai La Maura e Snai Sesana, ma anche a nome di Epiqa e di tutta la redazione di EQUtv, – continua Schiavolin. Ci uniamo al cordoglio dei familiari e degli amici di Ubaldo La Porta e a tutta la famiglia dell’Anact in un momento così triste e delicato. Ricorderemo la sua passione per l’ippica e per i cavalli con grande affetto così come il suo entusiastico supporto al progetto di riqualificazione degli impianti di Milano, città che, come ricordava spesso Ubaldo, l’aveva accolto e per la quale avrebbe voluto, come noi, l’impianto più bello d’Europa. Lo dedicheremo alla sua memoria“.