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Caserta – C’è preoccupazione alla Tfa di Caserta, storica azienda che produce carrozze ferroviarie, dal 2015 di proprietà indiana, per la perdita definitiva della commessa da 250 milioni di euro della società regionale Eav. Il Consiglio di Stato ha infatti deciso di aggiudicare la commessa – che prevede la realizzazione di una quarantina di treni – all’azienda svizzera Stadler, che ha vinto anche in secondo grado il ricorso amministrativo presentato nel 2019, subito dopo l’aggiudicazione da parte di Eav dell’appalto al colosso giapponese Hitachi e a Tfa. La Stadler aveva contestato l’interpretazione dell’offerta tecnica fatta da Eav nell’aggiudicare la gara; il Tar le aveva dato ragione, e così anche il Consiglio di Stato. Giovanni Ianniello, lavoratore di Tfa Caserta nonché delegato sindacale Fiom-Cgil, parla di “un’importante opportunità persa per l’azienda; c’erano grandi aspettative su tale commessa, e la sua perdita desta preoccupazione soprattutto per la stabilità degli organici, mi riferisco in particolare ai 200 dipendenti a tempo determinato, che sono stati assunti proprio per il grande carico di lavoro che avevano negli ultimi tempi; ovviamente, senza questa commessa, il carici diminuisce. Chiediamo all’azienda di impegnarsi, come sta facendo, per aggiudicarsi l’altra gara cui sta partecipando, quella per la realizzazione di carrozze per la ferrovia Roma-Viterbo”. La Tfa, denominata Firema fino al 2015, quando, dopo anni di commissariamento seguiti al fallimento, diventò di proprietà indiana, sta lavorando ad altre importanti commesse, come quella di Metro-Catania, per la quale sono stati realizzati dieci convogli, e si attende l’ok della Regione Sicilia per passare al lotto produttivo successivo; c’è poi la commessa indiana di Metro-Pune (città indiana); l’azienda ha dunque bisogno di numerose commesse per poter utilizzare tutta la forza lavoro. Della vecchia Firema sono rimasti circa 220 lavoratori, altri sono stati presi a tempo determinato; c’è poi lo stabilimento di Tito (Potenza) dove sono in servizio una sessantina di dipendenti.