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Letino (Ce) – Giornata artistica: Non solo storia, non solo eventi culturali e di spettacolo, ma anche un coinvolgimento della popolazione locale nelle attività programmate per il ciclo “Dall’età del rame agli anarchici internazionalisti”.

Sotto la direzione del prof. Giovanni Girosi, già docente all’Accademia di Belle Arti di Napoli, si è tenuta  a Letino la “Giornata Artistica”: uno stimolo agli abitanti del territorio a cimentarsi nella pittura, nella fotografia e nella narrativa.

L’iniziativa ha riscosso un successo che è andato al di là delle più rosee aspettative. Numerose le iscrizioni, per lo più di giovani, che hanno prodotto risultati apprezzabili rivelando anche giovani talenti. Per ogni categoria sono stati assegnati tre premi e la cerimonia si è tenuta nella giornata conclusiva del ciclo di eventi, la mattina del 23 agosto. La proclamazione dei risultati è stata fatta dal Sindaco Pasquale Orsi nella sala del Palazzo Caruso alla presenza di molti cittadini e dei giovani direttamente interessati.

 

Palcoscenico napoletano – Letino non sembrò aver accettato con immediata adesione l’Unità d’Italia. Era saldamente ancorata, sia sul piano sociale ed economico che su quello culturale, a quella che fino a poco tempo prima era stata una delle più importanti capitali europee: Napoli. Ebbene, in questo ciclo di eventi programmato dal Comune di Letino, denominato “Dall’età del rame agli anarchici internazionalisti”, non poteva mancare un riferimento a quella forma d’arte che costituisce il fiore all’occhiello della cultura popolare partenopea: la canzone classica napoletana.

Al maestro Luigi Ottaiano e ad un folto gruppo di musicisti e cantanti è stata affidata la presentazione di un repertorio che andava dall’800 all’immediato dopoguerra, toccando così, con un’ampia panoramica, tutti i più importanti momenti di quel particolare repertorio che più che alla canzone, per molti aspetti, può essere assimilato alla liederistica.

Un’abile strumentazione, arrangiamenti intelligenti e di immediato contatto con il pubblico, hanno reso facile e gradevole l’ascolto al quale la folta platea veniva preparata da una colta presentazione ed illustrazione storica.

 

La Dirindina – La serata conclusiva del ciclo “Dall’età del rame agli anarchici internazionalisti” programmata dal Comune di Letino con la direzione artistica di Filippo Zigante, si è conclusa la sera del 23 agosto con la rappresentazione dell’opera buffa di Domenico Scarlatti “La Dirindina”. Trattasi di un lavoro delizioso, basato su un intreccio classico, proprio della commedia dell’arte, la cui attuale presentazione dobbiamo alla attenta revisione operata dal maestro Ivano Caiazza, noto ricercatore ed esperto del ‘700 napoletano,  che ha anche diretto, con perizia e sensibilità, l’esecuzione affidata alla Real Cappella di Napoli. Bravissimi i cantanti, dalla protagonista femminile Ilaria Iaquinta al controtenore Angelo Bonazzoli al basso Enrico Di Geronimo. Molto bene anche Angela Fagnano nel ruolo di “Assuntina”. L’ambientazione scenica ed i costumi erano stati curati da Peppe Zarbo, la regia era dello stesso Filippo Zigante.