- Pubblicità -
Tempo di lettura: < 1 minuto

Caserta – È molto triste dover prendere atto che la politica ha bisogno della magistratura per risolvere quei problemi che con un minimo di buon senso potevano e dovevano essere affrontati al nostro interno”. Così l’esponente casertano del Pd, Camilla Sgambato, sostenitrice del candidato alla segreteria del Pd Gianni Cuperlo, interviene sulla decisione del tribunale civile di Santa Maria Capua Vetere di sospendere nel Casertano le operazioni di voto congressuale del Pd in programma per domani 19 febbraio in seguito al ricorso presentato da circa 200 esponenti del Pd la cui iscrizione non è stata convalidata.
I rappresentanti di Cuperlo in Campania – aggiunge – hanno lavorato fino alla fine per una soluzione politica che consentisse di poter celebrare il congresso in maniera limpida e regolare. Non abbiamo apprezzato il lavoro della commissione provinciale, perché all’ultimo momento non ha ottemperato alle indicazioni chiare della commissione nazionale che andavano proprio nella direzione di risolvere pacificamente lo stallo che si era creato in provincia di Caserta. Andavano salvate le singole iscrizioni che i garanti territoriali avevano selezionato in quanto in possesso dei requisiti di carattere personale e ideologico per poter meritare l’iscrizione al Pd”.