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Casaluce (Ce) – Una tradizione religiosa secolare finita in tribunale, con parti in causa un agguerrito maresciallo in pensione della Guardia Di Finanza e il parroco. Materia del contendere la presidenza del Comitato festeggiamenti della Madonna di Casaluce (Caserta), che tra due giorni, il 15 giugno, vivrà il suo momento più alto e suggestivo con la traslazione della statua della Madonna dalla Chiesa di Casaluce alla Chiesa Madre Cattedrale di Aversa. E a gestire la processione, ha stabilito in extremis il giudice civile del tribunale di Napoli Nord Arminio Salvatore Rabuano, sarà il parroco don Michele Verolla, e non l’ex sottufficiale delle Fiamme Gialle Giuseppe Carione. Proprio quest’ultimo aveva avviato la battaglia giudiziaria dopo che il sacerdote, rettore del Santuario Santa Maria ad Nives di Casaluce, aveva emesso alcuni mesi fa un provvedimento di cancellazione del comitato festeggiamenti, di cui Carione era presidente delegato, dal Registro dell’Agenzia delle Entrate. Una mossa che aveva mandato su tutte le furie Carione, che presentò ricorso d’urgenza al tribunale civile per poter organizzare lui la festa, ritenendo illegittimo il provvedimento del parroco, e accusando peraltro quest’ultimo di malagestione del Comitato per i periodi precedenti alla sua presidenza (Carione era diventato presidente del Comitato nell’agosto 2020). I legali di don Michele (avvocati Roberto Santoro e Gaetano Crisileo) hanno fatto notare come sia il parroco, per il diritto canonico, a dover presiedere i comitati per le feste patronali, e che lo stesso parroco può delegare funzioni organizzative. Il giudice ha quindi deciso che il parroco è pienamente legittimato a sciogliere il Comitato mentre Carione è solo un delegato, che non ha alcun potere sostanziale né di rappresentanza.