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Caserta – Una ventina di associazioni casertane e napoletane e alcuni circoli del Pd hanno scritto una lettera al Partito Democratico in tutte le sue articolazioni territoriali, in cui chiedono di dimostrare una “vera discontinuità” su temi fondamentali, di respiro tanto nazionale quanto locale, quali la regolarizzazione dei migranti e l’emergenza reddito; un deciso scatto in avanti visto che “il PD in questo momento rappresenta una filiera istituzionale, dal governo del Paese a quello della Regione Campania e del Comune di Caserta”. Quattro le domande poste al Pd, che sono altrettanti punti di discussione. C’è la domanda critica, rivolta direttamente al Pd di Caserta, ritenuto troppo autoreferenziale e chiuso alle istanze provenienti dalle associazioni, che a loro volta si fanno portavoci delle esigenze dei cittadini. “In questa città – si legge – è ancora molto radicata la “vecchia” impostazione del PD, che soffoca ogni tentativo, interno ed esterno, di assumere un volto più sociale, di rinnovarsi in senso progressista ricucendosi con la società. Si può vivere da soli?” è la domanda. Tra le associazioni firmatarie c’è il Centro sociale Ex Canapificio, che da anni gestisce progetti per migranti e servizi per i cittadini meno abbienti, dal marzo del 2019 senza sede dopo il sequestro per problemi strutturali dello storico capannone che l’ospitava; gli attivisti del Centro, proprio con il sindaco del Pd Marino, da mesi discutono dell’apertura di spazi di inclusione sociale, ma l’interlocuzione a tratti anche polemica non ha dato per ora frutti. Tra i firmatari anche Libera, Arcigay, i circoli del Pd di Arpaia e Airola (Benevento), quello di Scisciano (Napoli). Sulla regolarizzazione dei migranti, le associazioni chiedono “alcune modifiche in Parlamento: il PD, i suoi Ministri e i suoi parlamentari sono aperti alla discussione e ad ascoltare il contributo di chi lavora nella trincea dell’immigrazione tutti i giorni?” Le associazioni bocciano poi il Reddito di Emergenza (Rem), definita “una misura escludente, con importi irrisori, in una forbice temporale troppo limitata. I rappresentanti del PD al Governo e in Parlamento sono disposti ad un confronto, finora per lo più negato, su questi temi, a partire da proposte migliorative del Rem?” Nella lettera si chiede poi di “alleggerire l’area di Castel Volturno dal degrado” con “progetti di riqualificazione sociale ed economica per italiani e stranieri”.