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Santa Mariac Capua Vetere (Ce) – Si chiude con l’assoluzione piena – perchè il fatto non sussiste – del medico imputato la vicenda della piccola Chiara Mirto, la bimba di 4 anni di Macerata Campania (Caserta) morta all’ospedale di Caserta nella notte tra il 2 e il 3 marzo 2015 a causa di una miocardite acuta. E’ stata la seconda sezione penale del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere (presidente Marco Discepolo) ad assolvere il pediatria Eugenio De Felice, che rispondeva di omicidio colposo.
Erano stati i genitori della bimba a presentare denuncia dando il via alle indagini e al processo; il legale della famiglia, Raffaele Crisileo, ha sempre sostenuto la colpa grave del pediatria, ritenendo che De Felice avesse per errore diagnosticato una febbre alla piccola invece della miocardite, mentre il pm Nicola Camerlingo ha ravvisato solo la colpa lieve nel comportamento del medico chiedendo l’assoluzione per insufficienza di prove. Nel corso del processo la famiglia Mirto è stata inoltre colpita da un’ulteriore tragedia, visto che la mamma della bimba è deceduta a 39 anni per un male incurabile. Dopo la lettura del dispositivo della sentenza, Crisileo ha subito annunciato appello. Il 25 ottobre scorso anche un altro presunto caso di malasanità avvenuto nel Casertano si era risolto con un’assoluzione: è stata la prima sezione penale del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere ad assolvere con la formula per non aver commesso il fatto 14 medici – tre della clinica Pineta Grande di Castel Volturno e undici dell’ospedale di Giugliano in Campania – che erano imputati per la morte della 29enne Francesca Oliva e di due dei suoi tre gemellini, avvenuta il 24 maggio del 2014 alla clinica Pineta Grande di Castel Volturno a causa di una setticemia.