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È morto, a causa delle conseguenze di una malattia respiratoria, Nicola Barbato, il poliziotto ferito a colpi di pistola, nel 2015, durante una operazione antiracket nel quartiere Fuorigrotta di Napoli. A sparargli fu un estorsore della camorra che Barbato, insieme con un collega, voleva arrestare. Le ferite riportate lo costrinsero alla sedia a rotelle. Numerosi, anche sul web, i messaggi di cordoglio alla famiglia e i ricordi dei colleghi che l’hanno conosciuto e con quali è stato impegnato nella lotta contro il crimine. “Carinaro, Caserta, la Campania, l’Italia e le forze dell’ordine sono orgogliose di Te”, hanno scritto in un accorato post i familiari dell’agente che lascia la moglie, Angela, e i due figli Giovanna e Luigi. I funerali del sovrintendente della Polizia di Stato e medaglia d’oro al valor civile Nicola Barbato, che aveva 61 anni, saranno celebrati alle 16 di domani, 10 marzo 2024, nella chiesa parrocchiale di San Giovanni Evangelista di Teverola, in provincia di Caserta, città di cui era cittadino onorario.