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Caserta – Quando dagli scranni dell’ultimo Consiglio Comunale si gridò all’ostruzionismo da parte dell’opposizione all’approvazione del conto consuntivo 2016 che sventava il rischio per la città di ricadere nel secondo dissesto finanziario, l’intera minoranza abbandonò l’aula.

Il Conto consuntivo fu approvato con i voti della maggioranza compatta al fianco del sindaco Marino, reduce dalla cocente sconfitta alle Provinciali, e si lasciarono sospese le ragioni addotte dalla minoranza sul primo punto all’ordine del giorno: l’approvazione del consiglio precedente che aveva votato per la surroga di un consigliere di maggioranza senza avere i numeri necessari in aula. La voce della contestazione fu quella di Enzo Bove, capogruppo del Movimento Città Futura, alal quale si unì tutta la minoranza. Ma quali siano stati gli esiti di quella presa di posizione ancora non sono stati decisi.

“Stiamo valutando il da farsi – commenta Enzo Bove – anche se mi dispiace che passi il concetto che un cavillo formale, seppure importante da considerare e sanare, faccia ricadere su di noi la responsabilità di una paralisi amministrativa che condanna la città”

A cosa si riferisce?

Mi riferisco al fatto che questa Amministrazione comunale è eccessivamente eterogenea e variegata. Sin dall’inizio della consiliatura è emerso che la loro unione avviene solo in caso di votazioni sui bilanci (consuntivo e previsionale) e riequilibrio che sono causa di scioglimento del consiglio.  L’elezione del presidente del consiglio si è tenuta oltre due mesi dopo l’insediamento anzicchè i 5 gg successivi al primo consiglio previsti dal regolamento comunale (art.5).  In 15 mesi la giunta comunale ha avuto ben 4 interventi sostitutivi. E ad oggi risulta essere in atto un nuovo “rimpasto” chiesto a gran voce da una cospicua parte della maggioranza”.

“Di fatto l’ultima sostituzione in giunta, ovvero Dora Esposito al posto di Rita Martone, ha generato un malcontento diffuso a causa di squilibri politici in termini di rappresentanza e poltrone. Ovvero ha fatto si che il 6 ottobre scorso in Consiglio Comunale ci fossero solo 8 esponenti della maggioranza oltre al sindaco. Le stesse vicende hanno probabilmente causato la sconfitta alle provinciali del sindaco Carlo Marino”.

Il rappresentante del Movimento Città Futura evidenzia poi quanto questo carosello di poltrone distragga la maggioranza dai reali problemi che i cittadini lamentano.

Sono 4 mesi che non si convoca un consiglio comunale per fare politica e parlare dei problemi della città con interpellanze, interrogazioni e mozioni (in totale 16) depositate anche più di 4 mesi fa. Tra l’altro anche le mozioni fin qui discusse ed approvate spesso all’unanimità e congiuntamente dalla maggioranza e minoranza non hanno avuto alcun esito. Mi riferisco alla:

 – Mozione per il parcheggio gratuiti delle auto – disabili nelle strisce blu consiglio del 25 novembre 2016;

 – Mozione “Strade Sicure” approvata il 25 maggio scorso e con successivo sollecito dell’8 settembre (senza risposta). Basti pensare che ormai ogni fine settimana ci sono risse non solo nelle ore tarde della MOVIDA ma aggressioni e furti sono in costante aumento nelle ore diurne;

 – Mozione “chiusura Cave” approvata il 25 luglio scorso con la quale non condividendo l’azione della Regione Campania di prorogare le attività estrattive (in pieno contrasto con l’apertura del Policlinico di Caserta) si demandava al sindaco l’onere di attivarsi. Nulla è stato fatto anzi, poichè la scadenza per presentare ricorso al Tar Campania scade a fine mese ci siamo attivati insieme ai colleghi dell’opposizione per costituirci. Addirittura lo ha fatto lo Stato Italiano, e  non il Sindaco/Comune”.

Secondo Bove tutto questo chiarirebbe il motivo per il quale temi come tutela della sicurezza, tutela della salute (Deleghe ed oneri che per legge ha il sindaco) e tutela dei più deboli, passerebbero in secondo piano rispetto ai “giochi di poltrone” con il conseguente abbandono e malcontento della città.