- Pubblicità -
Tempo di lettura: 2 minuti

Caserta – Si svolgerà martedì 13 marzo nella sede del Pci di corso Giannone 116, l’incontro-dibattito degli aderenti di Potere al Popolo. La riunione sarà l’occasione per discutere del risultato elettorale delle recenti Politiche del 4 marzo e tracciare un percorso di prospettiva politica che porterà all’assemblea nazionale di Potere al Popolo, prevista per il 18 marzo a Roma. L’assemblea al Teatro Italia era stata annunciata già prima della consultazione elettorale e a prescindere dal risultato delle urne.

Le elezioni sono solo l’inizio – si legge nella nota del movimento popolare. Sono una sfida, la prima tappa, di un progetto più grande, di aggregazione di forze sociali, di mobilitazioni di giovani e di disaffezionati della politica. Sono state il pretesto per metterci insieme, farci vedere da milioni di persone, impedire subito che questo paese in questi mesi slittasse ancora più a destra.

Indipendentemente da come andrà, la sfida è stata vinta. Siamo riusciti a far parlare di lavoro, di ambiente, di diritti nella campagna elettorale. Nelle 200 assemblee territoriali, nei candidati che venivano dal popolo, nelle iniziative spontanee e creative, abbiamo visto un entusiasmo incredibile. Sono decine di migliaia le persone attivate, di tutte le età e di storie anche molto diverse, che hanno cominciato a sognare.

L’abbiamo ripetuto fino alla nausea: noi non siamo un cartello elettorale. Siamo un movimento popolare che tutti i giorni è impegnato sui territori, sui posti di lavoro, nelle scuole e nelle università, per aiutare le persone, risolvere i problemi, dare un orizzonte di trasformazione del presente”.

E poi l’invito ai sostenitori a partecipare all’assemblea nazionale del 18 marzo: “A quattro mesi esatti dalla prima assemblea di lancio del progetto, festeggeremo insieme e programmeremo le mosse future. La costruzione della nostra organizzazione. Il radicamento sul territorio. I progetti di mutualismo da portare avanti e i meccanismi di controllo popolare su parlamentari e istituzioni”.