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Caserta – Sessione straordinaria del Consiglio comunale tutta incentrata sugli aspetti tariffari e finanziari dell’ente di Palazzo Castropignano.

Dopo l’approvazione del verbale della seduta precedente, si è votato per rinviare al prossimo Consiglio il primo punto all’ordine del giorno sull’Imposta Unica Comunale e sull’approvazione delle nuove aliquote e tariffe per il 2018 che vedeva relatore, l’assessore Federico Pica.

Si è proceduto quindi alla relazione dell’assessore Vincenzo Girfatti sulle modifiche e integrazioni del Regolamento per la definizione agevolata delle entrate. Il punto focale era l’abrogazione del limite di 35mila euro (valore Isee) per i cittadini che possono accedere al pagamento agevolato delle cartelle esattoriali dovute all’amministrazione. La modifica è stata approvata con 16 voti favorevoli e un astenuto.

L’assessore Alessandro Pontillo, ha relazionato sul Piano delle alienazioni e delle valorizzazioni del patrimonio immobiliare disponibile non strumentali all’esercizio delle funzioni istituzionali per il triennio 2018-2020. Il consigliere Mariano ha chiesto spiegazioni all’assessore sui fabbricati popolari di Parco Primavera a Tuoro e via Dietro Corte a San Clemente, messi in vendita per 4 milioni di euro ma attualmente occupati da famiglie con bassi redditi, che poi il Comune vuole ricomprare.

È intervenuto il sindaco Carlo Marino che ha dichiarato: “L’ente comunale non può più avere un patrimonio immobiliare a carattere sociale. Questo è l’indirizzo nel breve e lungo periodo, ovviamente mettendo in condizioni chi ci abita di acquistarlo. Inoltre, abbiamo la possibilità di comprare un bene con fondi della Presidenza del Consiglio per 3milioni 750mila euro e non possiamo sprecare questa occasione. È una vergogna avere abusivi che da trent’anni occupano molte di queste case senza titolo. Chi, invece è all’interno degli appartamenti legalmente, o riscatta o paga il fitto”.

In soldoni, si vogliono vendere questi fabbricati popolari per ‘spogliarli’ del carattere sociale e poi riacquistarli attraverso un’operazione che porterebbe – secondo il parere del primo cittadino – valore aggiunto al Comune. Al momento, però, aleggia una nube di incertezza sulle famiglie che abitano in questi fabbricati popolari per quanto riguarda le modalità di riscatto.

Il consiglere Antonio Ciontoli ha presentato un emendamento che sarà inserito nella trattazione specifica sull’alienazione dei beni da discutersi in un prossimo Consiglio, con il quale sottolinea che, fermo restando il diritto alla prelazione degli inquilini, resta forte il vincolo sociale e la necessità di procedere in accordo con l’Iacp per tutelare quelle situazioni di disagio in cui versano molte famiglie degli stabili di Parco Primavera via Dietro Corte.

Ad ogni modo, l’alienazione dei beni comunali sarà gestita dall’Organismo straordinario di liquidazione in considerazione dell’imminente dichiarazione di dissesto del Comune.

La delibera che contiene la volontà dell’amministrazione di alienare diversi beni proprietà comunale, presentata dall’assessore Pontillo, è stata votata con la maggioranza dei presenti e con essa gli emendamenti presentati.

Infine, la discussione sui debiti fuori bilancio con relatori gli assessori Pica e Girfatti, è stata ritirata e passerà, a questo punto, nelle competenze dell’Osl.

Ricordiamo che prima dell’inizio della seduta, il presidente dell’Assise Michele De Florio, ha dato lettura di una nota del Gruppo Speranza per Caserta che ha comunicato la propria astensione dal Consiglio, mentre il gruppo Forza Italia, con i consiglieri Nicola GarofaloEmilianna Credentino e Alessio Dello Stritto, ha deciso, in un primo momento, di non rispondere all’appello salvo poi rientrare tra i banchi dell’opposizione.