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di Anna Rita Santabarbara

Parete (Ce) – Uno striscione appeso al muro con sopra i volti delle vittime della strada, per lo più giovani e giovanissimi. Così Parete, in provincia di Caserta, ha aperto ieri mattina la manifestazione pubblica sulla sicurezza stradale promossa dalle Associazione Italiana Familiari e Vittime della Strada, in una piazza Berlinguer affollata e gremita.

A prendere parte ad un evento particolarmente sentito sono intervenuti rappresentanti delle istituzioni politiche locali e nazionali, tra cui il Presidente della Camera, Roberto Fico, la senatrice Sabrina Ricciardi, membro della Commissione Lavori Pubblici, l’eurodeputato Isabella Adinolfi, in Commissione Cultura e Istruzione, e il vescovo della diocesi di Aversa, Angelo Spinillo.

A far sentire la propria voce, segnata da un dolore che non potrà mai scomparire, anche la mamma di Luigi Ciaramella, il 19enne morto a Castel Volturno nel luglio del 2008 mentre percorreva la statale Domiziana, schiantatosi contro un palo dopo essere stato travolto da un altro mezzo che si immetteva da una traversa laterale. “Da 11 anni – ha detto la mamma di Luigi – aspetto giustizia nel processo. Chiedo che le istituzioni intervengano rendendo più veloci questi procedimenti; basta con i patteggiamenti. Ci vuole maggiore attenzione, perché a vedere le vittime della strada sembra davvero di trovarsi di fronte un bollettino di guerra”.

Nonostante l’introduzione nel 2016 del reato di omicidio stradale, contemplato nell’articolo 589-bis del codice penale, che prevede dai 5 ai 10 anni di reclusione per chi, alla guida in stato di ebbrezza, dopo aver assunto sostanze stupefacenti o per eccesso di velocità, è riconosciuto responsabile di avere causato la morte di una persona, gli incidenti in Italia non sono affatto diminuiti. Se, infatti, lo scopo della legge è quello di scoraggiare la violazione delle norme del codice stradale mettendo a rischio la propria vita e quella degli altri, un rapporto ACI-ISTAT sugli incidenti stradali rende noto che nonostante nel 2017 in Italia siano stati registrati 174.933 incidenti contro i 175.791 dell’anno precedente (-0,5%), il numero dei morti è aumentato del 2,9%, passando da 3.283 a 2.378.

In Campania nel 2017 sono stati registrati 1.091 incidenti, di cui 520 solo nella provincia di Salerno, che ha contato 20 morti. Seconda, per numero di sinistri la provincia di Napoli, con 267, ma prima per numero di vittime: 22 nel solo 2017. Segue Caserta con 135 incidenti e 18 decessi. Benevento e Avellino sono le province in cui si muore meno sulla strada (2 morti a Benevento a fronte di 107 sinistri, 1 ad Avellino per 62 incidenti).

Chi muore in strada, però, è una persona con un nome, un volto, una famiglia, degli amici, a volte dei figli. Non è possibile ridurre il fenomeno a mero calcolo statistico.

“Per aumentare la sicurezza stradale servono una maggiore prevenzione, con il coinvolgimento anche del servizio pubblico televisivo, pene più dure e processi più brevi, più fondi e maggiore ricorso alle tecnologie”. Così ha commentato il presidente della Camera dei Roberto Fico presente questa mattina alla manifestazione di Parete. “Ci vuole rispetto per le vittime e i familiari – ha proseguito Fico – ma ciò lo si raggiunge puntando sulla prevenzione a 360 gradi, cui deve contribuire il servizio pubblico televisivo, ma anche le scuole. Penso inoltre che con le tecnologie attuali si può davvero migliorare la sicurezza stradale. Servono però più fondi per migliorare la situazione della strade. Su questo è necessario dotare gli enti locali, soprattutto i Comuni, di maggiori risorse”.

Sicurezza, formazione e informazione: questi, dunque, i punti salienti da cui partire per diffondere la coscienza del problema presso tutte le fasce d’età e gli ambienti sociali, al fine di prevenire ulteriori morti e tragedie familiari. La strada, infatti, deve essere un luogo di passaggio e di opportunità, non di lutto e disperazione.