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Caserta – Pronto a ripartire il “Piedibis” casertano, l’iniziativa alla sua nona edizione promossa dal Comitato Città Viva e che sprona  genitori, studenti, e insegnanti a muoversi a piedi.

Quest’anno, dopo il successo di adesioni registrato lo scorso anno scolastico con 200 famiglie pronte ad accompagnare a piedi i bambini delle scuole, il Comitato pone una condizione: se l’Amministrazione Comunale non renderà sicuri i percorsi pedonali e le strade della città, l’iniziativa non partirà.

Conditio sine qua non che domani, giornata dimostrativa dell’iniziativa, sarà ribadita ancora una volta agli amministratori comunali invitati ad essere presenti all’appuntamento nei punti di raccolta.

Quattro le scuole coinvolte quest’anno: l’I.C. De Amicis di C.so Giannone, l’I.C. Lombardo Radice di Via Roma, l’I.C. 3° Circolo di Via Montale, e l’I.C. Vanvitelli di San Benedetto.

“Diffondere la mobilità sostenibile a partire dalle azioni quotidiane – spiega Virginia Crovella, attivista del Comitato cittadino Città Viva – ha dato e potrà dare ancora un grande insegnamento: genitori, immigrati in attesa di soggiorno, insegnanti e volontari accompagnano i bambini a scuola con tanto di fotocamere alla mano per fotografare il bello e il brutto della città. Una maniera per socializzare, per rispettare l’ambiente, e per essere protagonisti attivi di una città che può migliorare solo con il contributo di tutti. Ma se le segnalazioni fotografiche inviate dai bambini agli amministratori non troveranno risposte, il segnale non sarà di certo positivo.  Oggi più che mai, il Piedibus necessita dell’impegno dell’Amministrazione Comunale, come previsto dal Protocollo di Intesa siglato a dicembre 2016 con associazioni, scuole, Clp, Polizia Municipale e Asl. Il Protocollo di Intesa impegna il Comune alla messa in sicurezza dei percorsi Piedibus e al reperimento dei fondi per acquistare il materiale necessario al progetto (pettorine, carrellini portazaino ecc.). Si individuano addirittura i fondi per adempiere ad entrambi gli impegni, ovvero i proventi delle multe, come previsto dall’art. 208 del Codice della Strada”.

E sono tanti genitori che prima di rinnovare l’iscrizione al Piedibus, hanno comunicato che aspetteranno che il Comune faccia gli interventi dovuti. I lavori richiesti che non sono ingenti: manutenzione dei marciapiedi danneggiati e dell’arredo urbano mancante o pericolante (cestini ed altro); rimozione della segnaletica verticale danneggiata o dismessa, cioè senza alcuna indicazione; ritinteggiatura delle strisce pedonali non solo davanti i plessi ma anche nelle zone limitrofe. Insomma, il minimo indispensabile per la sicurezza dei bambini.

E alla vigilia della giornata promozionale,che farà da preludio all’effettivo avvio del progetto, gli organizzatori avvertono: “C’è bisogno di strade sicure ed il Comune deve fare la propria parte in questo percorso di civiltà e riduzione concreta dell’inquinamento. Senza una risposta concreta quest’anno il progetto non partirà. Da parte nostra, come da protocollo, intendiamo attivare anche una serie di laboratori per educare i ragazzi allo stare insieme, a valorizzare l’esperienza del Piedibus e i processi di inclusione che si innescano camminando insieme. L’anno scorso non siamo riusciti a trovare sede idonea allo svolgimento di tali attività, ed attualmente ne siamo completamente sprovvisti”.