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Cancello ed Arnone (Ce) – Preannunciata da Elisa Cacciapuoti, portavoce del sindaco avv. Raffaele Ambrosca, s’è svolta nella solare mattinata di giovedì 27 dicembre la conferenza-stampa di fine anno 2018 con cui  la Giunta municipale in carica ha voluto fare il punto sulla complessiva azione amministrativa in corso e sugli obiettivi di fondo verso i quali in buona sostanza si tende. Lavoro e sviluppo, sviluppo e lavoro i denominatori comuni del resoconto esposto e delle migliori notizie di prospettiva. Tutto concorre a ribadirli, ma le specifiche precondizioni accreditate fan leva sulla formazione (irrinunciabile), sulle competenze (accertate), sulle risorse finanziarie (pubbliche e private), sulla passione politica (indomita).

Rigorosamente schierati accanto al primo cittadino il vicesindaco-assessor Angelo Caputo e gli omologhi di governo comunale Gaetano Ambrosca, Annamaria Di Puorto e Gabriele Di Vuolo, nonché il vicepresidente del civico consesso Giusi Parente. Dirimpetto vari direttori di testate on line e alcuni giornalisti fra quali uno, di chiara fama, giunto perfino da Napoli: Harry Di Prisco. Ridotto in questa circostanza il numero dei politici locali e degli osservatori di mestiere.

Ancora una volta è emerso nella fattispecie che, quando gli amministratori sono dotati di alto spessore culturale e di lucida determinazione gestionale al servizio della cittadinanza, non v’è spazio per ovvietà e si solca in profondità pur preparare il terreno a nuove e progressive semine.

Ampio ed articolato il discorso introduttivo del sindaco Ambrosca, che aveva appena rilasciato un’intervista all’emittente regionale Campania Felix. Passati in rassegna i temi (teorici) ed i problemi (concreti) sui quali egli ed i suoi più stretti collaboratori si vanno spendendo, ogni giorno, tenacemente e con palese lungimiranza: dai positivi sviluppi del ciclo integrato dei rifiuti al diligente utilizzo dei beni confiscati, dall’ancòra stridente questione-acqua potabile all’occupazione inquadrata nel contesto delle urgenze poste dalla riqualificazione del territorio e dell’accorto rispetto della sostenibilità. Eppure la disamina di partenza non ha trascurato affatto altre necessità da fronteggiare con ulteriori supplementi d’impegno parimenti orientati a sostenere il lavoro in una concezione che ingloba certamente infrastrutture da potenziare e pubblici servizi da migliorare: esplicito, così, il riferimento a parcheggi e segnaletica stradale, a verifiche sull’area mercatale, al verde da rivalutare, all’edificio per la scuola dell’infanzia su cui stanno per cominciare interventi, al personale dipendente da aumentare, al censimento degli extracomunitari da integrare seriamente e a quant’altro, nella quotidianità, bussa alle porte del municipio attraverso le voci della gente e delle forze politiche e sociali organizzate.

Tutto questo in un Comune finanziariamente bidissestato: condizione che comunque – ad impavido parere del sindaco – non può e non deve frenare la voglia di “imboccare percorsi virtuosi”. In proposito, egli ha ulteriormente precisato: “Sapevamo delle enormi difficoltà da affrontare e sappiamo però che le cose si possono fare anche senza ricorrere alla finanza pubblica…E’ dunque importante trovare imprenditori onesti e capaci, ancorché attenti al loro business, coi quali formalizzare accordi su cui deve poi esplicarsi costante il controllo dell’Ente. Dall’altro lato, prendendo atto di una disoccupazione locale in prevalenza non qualificata, il vulnus da colmare è la formazione. E, dunque, in ordine a tale esigenza intendiamo impiegare adeguate energie: abbiamo già predisposto le basi relative ai 10.000 posti nella P.A. deliberati dalla Regione Campania e per i quali s’aspetta il bando oltre che, già per l’anno prossimo, al ‘servizio civile’ per 20 giovani che contiamo di impegnare efficacemente in rilevanti settori”.

Durante il dibattito, dalle postazioni dei cronisti non sono mancati stimoli, qualcuno espresso con incisivo mordente: evidenziate, in tal modo, la carenza di vigili urbani e l’insistenza sulla differenziata (Di Prisco), l’incidenza dei due dissesti (Paolino), la lotta alla brucellosi bufalina (Branco) nonché aggiuntivi ed ardui problemi tuttora ‘aperti’. Puntuali le repliche venute dal tavolo della presidenza e persino comprensive di ammirevoli autocritiche come i residui toni da campagna elettorale ormai da smorzare in via definitiva oppure la ferma volontà di spazzar via cisterne ed autoclavi con un coraggioso progetto di soluzione dei problemi idrici sul quale pure i cittadini sono chiamati a manifestare segnali di dovuta responsabilità. Singolare, in conclusione, la lista di questioni che uno dei cronisti partecipanti, con un’anticipazione forse troppo precoce, ha tirato fuori postulando che sia tenuta in considerazione nel prossimo incontro con la stampa, a cominciare dal Puc il cui iter – ha tuttavia assicurato il sindaco Ambrosca – è già in dirittura d’arrivo.